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Roma
Foto nude alla giocatrice per punirla: chiesto il giudizio per il pallavolista
Stefano Catena

Per anni ha calcato, nel ruolo di centrale, i campi di pallavolo della serie A2. Da Roma a  Mondovì, in Piemonte, passando per Civitavecchia. Dove Stefano Catena, 31 anni, adesso senza squadra, avrebbe chiesto a una baby giocatrice che allenava - all’epoca tra gli 11 e i 12 anni - di inviargli foto in cui era ritratta nuda.

Il trucco per ottenere gli scatti lo ha spiegato al giudice la minore quando è stata interrogata: "I miei genitori stavano attraversano un momento difficile e io avevo paura che fosse colpa mia. Per questo mi graffiavo, mi facevo piccoli tagli. L’allenatore si arrabbiava e mi ordinava di mandargli una mia foto nuda ogni volta che lo facevo: era un castigo".

Scoperta a teatro

Ora il pallavolista rischia di finire sotto processo: la Procura ha chiesto il suo rinvio a giudizio per pornografia minorile. Tre le foto che Greta gli avrebbe inviato tramite Facebook tra il 2015 e il 2016, periodo in cui Catena ha giocato con la Pallavolo Civitavecchia, in serie B2. Complessa la vicenda, emersa nel 2017 nel corso di una sorta di coming out teatrale davanti ai compagni di classe. Greta racconta che una sua amica ha avuto una relazione con un pallavolista di 22 anni. 

Il sospetto

La maestra si insospettisce. Crede che sia Greta stessa ad aver avuto quel rapporto. Così lo comunica ai genitori. Che scoprono nel telefono della figlia uno scambio di messaggi. Catena scrive: «Allora ti punisco». La ragazzina: «Ok, quale foto?». Greta, tra molte titubanze, spiega alla madre il significato di quelle conversazioni. Il primo invio di foto risale al 2015, quando la baby giocatrice fa un provino per una squadra di pallavolo. Catena le domanda se le hanno chiesto dello sviluppo fisico. Greta conferma. Lo sviluppo della ragazzaAllora il giocatore le chiede una foto nuda per vedere quanto è sviluppata. La ragazzina, dopo le insistenze di Catena, gliene spedisce una. I due per un periodo non si sentono. Poi si scambiano i numeri. Lei si apre, confida al centrale che sta vivendo un momento complesso.

L'accusa

Lui, secondo l’accusa, ne approfitta. Ed escogita un modo per farsi di nuovo spedire immagini hot. Le dice che, a ogni «errore» commesso nella vita quotidiana, dovrà spedirgli una foto. Ovviamente nuda. Greta avverte che non è normale la situazione. Gli annuncia che intende porre fine al sistema delle punizioni. Catena, come risposta, le replica: «Allora non venire più a piangere, dovrò parlare con tua madre». Lei non sa che fare. Alla fine, secondo l’accusa, una strada la trova: parlare a teatro.

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