Francesca De Vito e Annalisa Taverna, picconatrici a 5 Stelle e irriverenti
Annalisa Taverna il giorno dopo gli insulti: “Sono una cittadina libera”
di Quintiliano Giampietro
Taverna e De Vito, una Annalisa, l'altra Francesca. Le due attiviste pentastellate unite da un insolito destino, come le sorelle bandiera, solo un po' più irriverenti e fuori controllo. Sono state parole al veleno quelle postate lunedì sul suo profilo Facebook da Annalisa Taverna, che il giorno dopo è tornata sull'argomento difendendo la sorella senatrice e ribadendo di fatto la sua delusione per l'operato di Virginia Raggi. L'affondo fa il paio con il duro sfogo fatto ad agosto dalla sorella del Presidente dell'Assemblea Capitolina.
Qualcuno le ha già ribattezzate le picconatrici pentastellate: Annalisa Taverna e Francesca De Vito. Due cognomi che diventano scomodi e provocano una scossa all'interno del Movimento. La sorella della senatrice è tornata sulla questione, di nuovo attraverso il canale social, dicendosi sorpresa per lo scalpore suscitato dal suo post ma ribadendo tutta la sua delusione per quanto sta facendo il sindaco di Roma. “Ma vi rendete conto? Anche sul TG della Rai....manco fossi er Papa”, scrive in un mix di italiano e romanesco la Taverna junior.
Poi rivendica in modo colorito la sua libertà di pensiero. “Non posso più nemmeno esprimere un concetto con due parolacce perché mi chiamo Taverna? Sono una libera cittadina romana che ha votato il sindaco e non può dire che ne è rimasta delusa? Lasciatela in pace mia sorella”.
Ad agosto fu Francesca De Vito ad alzare il polverone, sempre attraverso Facebook e per gli stessi motivi legate a certe scelte. La sorella di Marcello richiamò all'ordine la Raggi accusandola di continuità con il passato, una sorta di tradimento nei confronti di un movimento che ha ottenuto i consensi presentandosi come novità assoluta. Significativa la doppia stoccata verso la sindaca e il suo ex vice Daniele Frongia: “Che Virginia abbia sentito il bisogno di circondarsi di “persone di fiducia” ci può anche stare ..malgrado alcune scelte lascino il boccone amaro in bocca a molti….che poi però ogni persona di fiducia, compreso Daniele debba circondarsi di “amichetti di merende”…questo diventa inaccettabile”.
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