Roma
Francesco, doni per i principini di Monaco. Ma Alberto II e Charlen arrivano da soli
Alberto II e Charlene di Monaco sono stati ricevuti da Papa Francesco che si aspettava fossero accompagnati dai loro bambini. Tanto che nella biblioteca privata alla terza loggia del Palazzo Apostolico erano pronti i regali per i piccoli: un peluche e una bambola. E invece i reali sono arrivati da soli. Il Papa però ha fatto una promessa ai principi: "pregherò per i vostri figli".
In realtà l'udienza era stata fissata proprio su richiesta del Principato di Monaco per ringraziare Francesco dei messaggi per il battesimo dei gemellini Jacques e Gabriella, che hanno da poco compiuto un anno. Anche se senza prole, i reali sono a arrivati 5 minuti prima all'appuntamento con il Papa che li ha accolti comunque con grande cordialità nella sala del tronetto. Charlene si è inginocchiata davanti al Pontefice, smentendo cosi l'immagine di donna ingessata dal protocolle e sempre troppo riservata.
L'udienza privata, concessa ad entrambi viste le ragioni di natura familiare della richiesta d'incontro, è durata 20 minuti. Al termine lo scambio dei doni: da Montecarlo sono arrivati un cesto di frutta ed un vassoio di formaggi, presentati a Francesco da Alberto con l'auspicio "spero che le piacciano"; ed una copia dell'edizione monegasca dell'enciclica "Laudato sì". "Questo libro debbo averlo già letto", ha scherzato Francesco replicando ai dono con una copia della "Evangeli gaudium" e con "la Medaglia di San Martino", spesso donata ai capi di stato e di governo la cui politica deve essere come il mantello del Santo che proteggeva i bisognosi, che il ha accompagnato con la raccomandazione: "aiutare i poveri ma non soltanto sul piano dell'assistenza, è importante anche l'educazione".
"Successivamente - informa una nota vaticana - il principe si è incontrato con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, e l'arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati. E nel corso dei cordiali colloqui, sono state sottolineate le buone relazioni bilaterali esistenti e si è fatto riferimento al contributo storico della Chiesa cattolica alla vita del Principato. Nel prosieguo della conversazione ci si è soffermati su alcune questioni di interesse comune, come la salvaguardia dell'ambiente, l'aiuto umanitario e lo sviluppo integrale dei popoli. Infine, sono state prese in esame alcune problematiche che interessano la comunità internazionale, quali la pace e la sicurezza, l'accoglienza dei migranti e la situazione generale nella regione del Mediterraneo e nel Medio Oriente".