Roma

"Friday for future", che la mobilitazione e l'impegno non duri solo un giorno

La partecipazione dei giovanissimi al Friday for future cancella le polemiche sulla circolare dell'Istruzione un po' bizzarra

Ha fatto un pò rumore la circolare del Ministro della Pubblica Amministrazione Fioramonti che autorizzava i dirigenti scolastici a giustificare gli studenti che si fossero recati alla manifestazione indetta per oggi "Friday for future " .

La decisione è stata accolta con molte polemiche e non c'è dubbio che dal punto di vista strettamente amministrativo fa un pò rabbrividire l'idea che lo Stato autorizza i propri studenti a marinare la scuola per protestare contro le proprie politiche industriali.

Senza entrare nel merito poi delle responsabilità dei dirigenti scolastici che dovrebbero autorizzare una assenza senza avere alcun controllo se poi quello studente alla manifestazione ci sia andato o meno. Ma effettivamente questo governo che vuole tassare le merendine ci ha già abituato alle sue stramberie, ma in ogni caso, credo sia giusto lanciare una lancia a favore di questa iniziativa.

E' la prima volta che un movimento di protesta sia animato e frequentato da una fascia di età di ragazzi veramente bassa: dai 12 ai 16 anni. E se dunque ci lamentiamo che questi ragazzi stanno sempre incollati ai loro telefonini, alle storie Instagram dei loro idoli, questa volta si colga il momento per incoraggiare , che piaccia o meno , le loro passioni, i loro sogni e questa loro sacrosanta e giustissima battaglia a favore dell'ambiente.

Ecco, non resti però ore 24 come le storie dei social, si cavalchi questo flusso e la scuola tutta, docenti e dirigenti, trasformi questo voglia di partecipazione verso la politica, verso il senso di stato e di appartenenza a questa bellissima nazione.

Ci lamentiamo che le persone si sono disinnamorate della politica, perlomeno si coltivino queste nuove generazioni verso il rispetto e la gestione nell'interesse di tutti della cosa pubblica.

(Paolo Ardito)