Roma
Fuga dalla città, i romani se ne vanno: resistono i vecchi. I dati Istat
Per l'Istat nell'area Metropolitana la popolazione è aumentata del 72%
Fuga da Roma verso l'hinterland, con la Capitale che assume sempre di più i contorin di una città per vecchi. A dirlo è l'Istat che ha presentato nella sala della Protomoteca del Campidoglio il 'Primo Rapporto statistico sull'area metropolitana di Roma', nato dalla collaborazione fra l'ufficio metropolitano di Statistica e l'ufficio di Statistica di Roma Capitale.
Un rapporto, di oltre mille pagine fra schede ed analisi, che mette in luce le similarità, le differenze e le interconnessioni di tutti i 120 comuni dell'hinterland e dei 15 municipi della Capitale. Una fotografia su popolazione, economia, mercato del lavoro, patrimonio abitativo, mobilità, strutture socio-educative, istruzione e sicurezza.
Il primo dato messo il luce dal rapporto riguarda l'incremento della popolazione residente nel territori dell'hinterland romano, +72% dal 1981 al 2015, che sale al 92% se si considerano solo i comuni di 'prima corona'.
Interessante anche il dato sull'età della popolazione romana: l'indice di vecchiaia a livello comunale e di 162, ma assume il valore massimo nel Municipio I dove ad ogni 100 bambini di età compresa fra 0 e 14 anni corrispondo circa 220 over 65. Viceversa il Municipio VI risulta il più giovane con un indice di 93 over 65 per 100 bambini. Indice che scende a 27,3 se si prende in esame solo la popolazione straniera di Roma nel 2015, circa 364 mila persone. Un dato destinato a crescere se si considera che il 17,5% dei nati nel territorio della Città metropolitana e di cittadinanza straniera.
Per quel che riguarda il turismo, l'Area Metropolitana si è classificata nel 2014 al primo posto come numero di arrivi nelle strutture ricettive (oltre 9 milioni). "Questo documento ha il merito di offrire una visione strategica che consente l'esercizio della democrazia. Ci restituisce una fotografia dell'area metropolitana, informazioni sulla Capitale e sull'area vasta: la sperequazione centro-periferia; la differenza tra quei luoghi sempre sotto i riflettori e quelli abbandonati. Sono cose che la politica deve curare", ha sottolineato il sindaco Raggi nella sua introduzione al rapporto".
Il più grande quartiere di questa città è grande come Catania, il più piccolo come Ferrara. E questo fa capire le dimensione dell'impresa che deve essere governare una città come questa", ha commentato Luigi Di Maio.
La sindaca ha poi sottolineato la grandezza dell'area vasta di Roma dove "c'è un eterogeneità di situazioni che ci troviamo ad affrontare molto ampia. Si nota come i municipi centrali si vadano spopolando a favore dei comuni limitrofi di Roma. I redditi sono maggiori in centro e a nord e calano se ci si sposta a est. La popolazione più anziana sta in centro. Dunque" il rapporto "è uno strumento in più per fare scelte più oculate e precise".