Fuga rocambolesca da Rebibbia, l'ex direttore del carcere rischia il processo
Il pm contesta a 14 persone il reato di "colpa del custode", legata ad alcune omissioni
Richiesta di rinvio a giudizio per l'ex direttore del carcere di Rebibbia, Mauro Mariani, ed altre tredici persone in relazione all'evasione dalla casa circondariale sulla via Tiburtina del 27 ottobre 2016 di tre detenuti albanesi.
Nei loro confronto il pm Nadia Plastina contesta il reato di "colpa del custode", legata ad alcune omissioni e alla violazione di norme regolamentari interne. Oltre a Mariani, che attraverso il suo difensore, l'avvocato Alessandro De Federicis, ha chiesto di essere sottoposto al giudizio abbreviato, il procedimento chiama in causa anche il dirigente del Provveditorato regionale Claudio Marchiandi (che fu coinvolto nell'inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi, incassando una doppia assoluzione in appello dopo l'annullamento della Cassazione), il responsabile del reparto degli agenti Massimo Cardilli e undici poliziotti penitenziari.
Secondo la Procura, gli imputati, con il loro operato, avrebbero di fatto agevolato la fuga del 35enne Tesi Basho (ergastolano per omicidio e armi), del 40enne Ilir Pere (che avrebbe finito di scontare la pena fra 25 anni per tentato omicidio) e del 38enne Mikel Hasanbelli (condannato fino al 2020 per sfruttamento della prostituzione ed estorsione), datisi alla fuga dopo aver segato le sbarre con una lima ed essersi calati dalle mura di cinta del carcere con alcune lenzuola.
Dei tre solo Hasanbelli e' stato catturato, l'11 febbraio scorso nella provincia di Como.