Funerali di Pannella, "Tanta gente e non gira neanche una canna"
"Questo è il funerale di Marco e non gira manco 'na canna. Non esiste". Fra volti noti e tanta gente comune, un uomo non più giovane si aggira per piazza Navona ripetendo questa frase quasi fosse un mantra. E non è un caso che nella stessa piazza Pannella nel '75 si fece arrestare per aver fumato uno spinello, in segno di protesta contro una mancata liberalizzazione che 'porta soldi alle mafie'.
Le tribune politiche con Giulio Andreotti, la testimonianza di Celentano, le pagine dei giornali su divorzio e aborto, ma anche l'abbraccio con il Dalai Lama, i volti di Welby e Luca Coscioni e le corone di istituzioni e detenuti: tutto questo è la piazza voluta dai Pamphili, che è stata lo stadio di Domiziano e e che è diventata lo scenario di tante lotte radicali, scelta come 'chiesa a cielo aperto' proprio per questo, a ricordare Marco Pannella. Tanta commozione e finalmente tanto sole, al punto che il caldo provoca qualche malore.
Se questa piazza, questo consenso "può servire a spingere altri parlamentari a votare a favore" del ddl sulla legalizzazione della cannabis che è a Montecitorio, dice Benedetto della Vedova dal palco, "credo che abbiamo fatto ciò che di meglio si poteva fare per onorare la memoria di un grande radicale, di un grande liberale, di un grande italiano e di un grande europeo".