Roma

Metro C Roma: dopo i Casamonica, funerale ironico alla talpa bloccata

La talpa che ha scavato i tunnel della metro C muore a piazza Venezia. E i romani organizzano un funerale per il 19 novembre

A Roma sono morti imperatori e Papi; artisti e statisti, criminali e ignoti. E a ciascuno la città eterna ha lasciato fare un funerale. Persino a un Casamonica che si è presentato all'appuntamento con l'aldilà in carrozza. Figuriamoci se la città di Pasquino si lasciava sfuggire un funerale tutto dedicato alla Metro C. Precisamente alla talpa che ha scavato sottoterra una metropolitana tanto attesa.

Romani, cittadini, mondo intero: è morta la “Talpa Filippa”. Il manifesto funebre che annuncia una funzione para-religiosa dedicata a un gigante di ferro che ha sempre vissuto sottoterra arriva sui social dove un gruppo che interroga ogni giorno gli aruspici per incidere su pietra “Ei fu siccome immobile”, dove Ei è la napoleonica sindaco Virginia Raggi e “fu” è la data di conclusione dell'Era, ha organizzato un pre funerale politico. Sì, un estremo saluto alla talpa meccanica che ha scavato sino a piazza Venezia, dove forse l'inerzia, forse il destino, l'hanno condannata a rimanere per l'eternità.

A meno che i marziani che prima o poi decideranno di scendere sulla Terra e di passare almeno un week end a Roma, non decidano di riesumarla dalle viscere per esporla come simbolo della follia umana che “inuma” un mezzo meccanico, solo perché l'estrazione impegna più denaro del suo valore.

E allora che funziona sia. Un estremo saluto per la “talpa” soprannominata affettuosamente Filippa e la prima dichiarazione di morte irreversibile di un paziente in stato comatoso coma il prolungamento della metropolitana “linea C”, costata quanto il Ponte sullo Stretto e condannata a non arrivare mai a piazzale Clodio.

Come ogni appuntamento il funerale del giorno 19 novembre alle 18 in piazza Venezia ha un dress code: è gradito l'abito scuro e niente fiori ma opere di bene come un abbonamento all'Atac che di soldi ne ha divorati quasi come la Metro C. Ironia della sorte se solo la metà degli italiani che ha pagato con l'Irpef la metro incompiuta si presentasse abbonamento Atac alla mano, il sacrificio di Filippa non sarebbe inutile.

La partecipazione alle esequie recita: “Vogliamo ritrovarci per darle l'estremo saluto dato che il buco più grande lo ha scavato nei nostri cuori”. Dove cuore sta per portafogli.