Roma
Funerali ultras Diabolik, si tratta con la Questura per il Divino Amore
Ucciso il 7 agosto, il corpo di Fabrizio Piscitelli aspetta ancora il via libera per i funerali e la successicva cremazione
Funerali ultras Diabolik: dal muro contro muro della famiglia Piscitelli contro il Questore di Roma allo psicodramma. Ucciso il 7 agosto scorso la salma di Fabrizio Piscitelli è ancora in attesa del funerale e della successiva cremazione.
E ormai quello dei funerali del tifoso ultras della Lazio è diventato un caso. Quel cadavere abbandonato all'ospedale di Tor Vergata per la Questura di Roma è come un fantasma che potrebbe evocare pericolose riunioni di capi ultras mentre per la famiglia è un “uomo libero” in attesa del diritto di essere sepolto.
Così dopo il fallimento della trattativa per i funerali privati al Flaminio, il tentativo di sbloccare la vicenda con un ricorso al Tar poi bocciato, nel giorno di Ferragosto, la sorella di Fabrizio, Angela Piscitelli, tenta una nuova strada: spostare i funerali al santuario del Divino Amore, già teatro di esequie importanti. Angela Piscitellil spiega su Fb la sua proposta inviata come missiva al Questore di Roma: “Al fine di non negare il funerale a Fabrizio che normalmente si riserva a tutti gli esseri umani, le reitero la proposta di optare per il santuario del Divino Amore la cui conformazione consentirebbe il controllo degli ingressi e dunque di bilanciare e rispettare i principi di uno Stato di diritto, garantiti dalla Costituzione, quali appunto la sicurezza e l'ordine pubblico, con il diritto al rito delle esequie cristiane”.