Fuori Fassina, "Sinistra Italiana andrà al mare" Catarci: "Ma noi il ricorso lo vinceremo" - Affaritaliani.it

Roma

Fuori Fassina, "Sinistra Italiana andrà al mare" Catarci: "Ma noi il ricorso lo vinceremo"

Il presidente dell'VIII: "Sì, sarebbe un favore al Pd"

Via le liste che sostenevano Stefano Fassina e  sulla campagna elettorale romana piove una tegola. Ecco la verità sul pasticcio delle firme che Andrea Catarci, ricandidato presidente al Municipio VIII racconta ad affaritaliani.it

Presidente Catarci, ma che avete combinato con questa lista?
"Ci siamo scordati di mettere una data. Sembra che l'autenticatore non abbia messo le date sui moduli di raccolta firme".

Un errore che costerà caro?
"Speriamo di no, stiamo articolando il ricorso, l'avvocato Piero Sandulli ha dato la sua disponibilità e vediamo come finisce. Il ricorso lo presentiamo oggi e la risposta dovrebbe arrivarte entro tre giorni".

C'è chi vi accusa di aver fatto un piacere al Pd. E' vero?
"E' chiaro che se Fassina dovesse rimanere fuori sarebbe un oggettivo favore al Pd. Ma le liste ci saranno e faremo la campagna elettorale per vincere".

Ma perché è così sicuro che senza Sinistra Italiana i voti andrebbero al Pd e non al Cinque Stelle?
"Dove andrebbero i voti non è mai certo. Ci sono tante possibilità, anche che i nostri elettori se ne possano andare al mare. Nessuno è in grado di orientare i nostri su altre liste, perché il clima di queste elezioni non permette un livello di direzione politica. Personalmente io escluderei in ordine: la destra, il Cinque Stelle ma tanti potrebbero fare un ragionamento diverso. In molti saranno assaliti dal dubbio: M5S o mare. Il mare ha il vantaggio di essere bello"

Le sue liste però sono rimaste "vive".
"Si ne ho presentate tre, Sinistra per Catarci e Cittadini per Catarci e sono in campo".

Senza candidato sindaci chi appoggeranno?
"Per ora appoggiano Catarci e sperano del Tar. Se così non fosse ragioneremo collettivamente".

Dica la verità: sogna di ri-fare il presidente del Municipio VIII e...?
"E il prossimo anno Campione d'Italia con la Roma".

Entriamo nel merito, bel pasticcio?
"Mancano le date sui moduli che indicano il giorno in cui sono state raccolte e il comitato elettorale di Fassina se ne sarebbe dovuto accorgere. La legge serve ad impedire che le firme per una competizione vengano raccolto entro 180 giorni dalle elezioni. Ma il nostro autenticatore è stata nominata il 29 dicembre e quindi ampiamente entro i 180 giorni. Ciò dimostra che siamo nella legge e che si tratta di un mero errore formale. Il Tar capirà e ci riammetterà anche perché l'errore lo ammettiamo".

Previsioni sul sindaco ?
"Ad oggi Raggi perché ha il vento in poppa. La partita si riapre se sbaglia. In realtà vincerà Fassina e questo incidente diventerà la nostra forza. Andiamo al ballottaggio e vinciamo: non importa se ci sarà Pd o Cinque Stelle. Noi vinciamo e basta".