Garbatella risuona a ritmo di jazz: 3 giorni di doppi concerti alla Villetta
Omaggio a Pino Sallusti, l'ex direttore del Festival scomparso ad aprile
Torna alla Villetta il Garbatella Jazz Festival. Dal 21 al 23 settembre tre serate gratuite con doppi concerti dedicati alla buona musica.
La rassegna è nata dalla collaborazione delle associazioni culturali Cara Garbatella ed Altrevie e sostenuta dalla Polisportiva G. Castello.
Giovedì 21 l’inaugurazione è affidata al laboratorio jazz della Scuola Popolare di Musica di Testaccio. A seguire il quintetto I Trovatori che presenterà una rivisitazione in chiave gipsy swing di alcune indimenticabili melodie del "Trovatore" di Giuseppe Verdi. In questo quintetto acustico tre chitarristi di eccezione: Nicola Puglielli, solista poliedrico della scena jazz italiana, Luca Pagliani, di formazione classica, e Roberto Nicoletti, di formazione jazz fusion. Completano l’assetto ritmico, Gabriele Coen (sax soprano e clarinetto) e il contrabbassista Bruno Zoia.
Venerdì 22, in apertura il laboratorio jazz della Scuola Popolare di Musica Testaccio, a seguire Pasquale Innarella Quartet, che presenterà un lavoro fresco di pubblicazione: “Migrantes”. La musica si intreccia al sociale e il jazz trova la sua dimensione politica ed etica.
Sabato 23 la San Lorenzo Jazz Orchestra calcherà il palco come gruppo di apertura. È una formazione di undici elementi, figlia dei precedenti ensemble con 15 musicisti, dei quali Pino Sallusti è stato una colonna. I componenti della formazione sono: Tiziano Ruggeri (tromba), Carmen Falato (sax soprano), Danielle Di Majo (sax alto), Alessio Bernardi (sax alto e flauto), Michele De Vito (sax tenore), Davide Di Pasquale (trombone), Carlo Conti (sax baritono), Andrea Frascaroli (piano), Edmondo Cicchetti (contrabbasso), Massimo di Cristofaro (batteria), Marco Omicini (direzione e arrangiamento).
A seguire, Pino Sallusti Septet, Legacy, con Carlo Conti (sax baritono), Max Filosi (sax alto), Claudio Corvini (tromba), Marco Conti (sax tenore), Andrea Frascaroli (pianoforte), Fabrizio Cucco (basso elettrico), Gianni Di Renzo (batteria). L’ensemble proporrà l’album “Colors” di stampo hard bop, non disdegnando escursioni in ambito modern jazz, con composizioni originali nella maggior parte del repertorio, ma anche con omaggi a grandi del jazz come Art Blakey, Horace Silver, Eddie Harris, e a compositori come Burt Bacharach.
La tre giorni, con le sue variegate e colte performance, è quest’anno dedicata a Pino Sallusti, contrabbasista e bassista romano, direttore artistico del Festival per sette anni, improvvisamente scomparso ad aprile.