Roma
Garibaldi al Gianicolo, dopo 2 anni solo un progetto: Giro grida allo scandalo
Il senatore di Forza Italia si scaglia contro la Raggi: “Il Comune non ha fatto nulla. Presenterò interrogazione in Senato. Intervenga la Procura”
Garibaldi al Gianicolo, a oltre due anni dal giorno in cui un fulmine colpì e danneggiò la statua il Comune ha in mano solo un progetto con cui rimettere a nuovo il monumento: a gridare allo scandalo è il senatore di Forza Italia Francesco Giro, che si scaglia contro l'infinita lentezza dell'amministrazione Raggi.
Nel giorno in cui il Campidoglio annuncia l'istallazione di una gabbia in faraday per proteggere la statua dai fulmini, il senatore forzista si reca in piazza Giuseppe Garibaldi e scatta una istantanea sul monumento e sulla sua ristrutturazione: “Il comunicato stampa del Comune di Roma sul progetto, ancora tutto da verificare, per il ripristino del basamento del monumento equestre a Garibaldi al Gianicolo ci lascia esterrefatti – dice Giro –. Presenterò in Senato una interrogazione urgente a risposta immediata su una vicenda molto grave e dai contorni che andranno chiariti. Credo addirittura che la Procura di Roma farebbe bene ad aprire un’inchiesta e mi auguro che associazione consumatori, come il Codacons, presentino un esposto denuncia su questo nuovo ed ennesimo scandalo che si consuma all’ombra del Campidoglio”.
“Ma come!? Dopo oltre due anni stanno ancora 'valutando' la fattibilità del progetto per ripristinare lo storico monumento a Garibaldi colpito da un fulmine il 7 settembre 2018? - continua il senatore –. Il cartello affisso per due anni sul recinto di un cantiere degradato, di fatto abbandonato da anni e pieno di materiali edili fatiscenti, raccontava una realtà completamente diversa, che oggi viene clamorosamente smentita”.
Per il Comune, come recita il cartello affisso nel cantiere, l’intervento di ripristino sarebbe stato scandito in 5 fasi: messa in sicurezza del monumento e dell’area (settembre 2018); esecuzione indagini, verifica strutturale e studi per il consolidamento, valutazione del rischio fulminazione e individuazione dispositivi di protezione (settembre 2019); progettazione dell’intervento di consolidamento, restauro e messa in sicurezza (autunno 2019); gara per l’affidamento dell’intervento di consolidamento restauro e messa in sicurezza (autunno 2019 - primavera 2020); durata dei lavori (5 mesi dall’affidamento). “Quindi facendo quattro conti – prosegue Giro – il monumento, secondo la Raggi, sarebbe stato riconsegnato ai romani entro e non oltre l’estate scorsa. Già ci sembrava incomprensibile e inaccettabile una tabella di marcia cosi lenta e una procedura così macchinosa. Un monumento prestigioso come quello al Gianicolo, dedicato all’Eroe dei due Mondi, che dalla terrazza e dal belvedere più bello del mondo, guarda alla Città Eterna, avrebbe meritato un intervento di somma urgenza, alla Bertolaso, e non due anni circa. Ma ora apprendiamo addirittura che il progetto è ancora tutto per aria, e dopo aver dormito due anni in Campidoglio, ora è fermo al ministero di Dario Franceschini in attesa che venga valutato e bollinato da parte della soprintendenza statale preposta al nulla osta finale. Tutto ok ma per fare cosa? Nel comunicato stampa leggiamo alcuni elementi frutto evidentemente dei lunghissimi e accurati studi tecnici della sovrintendenza capitolina”.
Ma ecco la sorpresa scoperta dal senatore, una vera e propria a gaffe a 5 Stelle: “Il testo del comunicato è in larga misura una fotocopia del cartello affisso sul cantiere da due anni. Incredibile ma vero. Prima della tabella di marcia in cinque fasi, veniva infatti descritto il danno con le stesse identiche parole riferite oggi dal comunicato stampa del Campidoglio e venivano anche ricordati i due precedenti episodi del 1944 e del 1963 di fulminazione e scarica atmosferica ai danni del monumento. Tutto qui. E ci sono voluti più di due anni per fare una fotocopia? Aggiungendo, oltre ai normali lavori di ripristino dei materiali lapidei, la novità prodigiosa e decisiva della realizzazione di una gabbia di faraday? Una tecnica banalmente e comunemente utilizzata in edilizia civile. E poi il costo dell’operazione ci lascia perplessi: mezzo milione di euro? Qui davvero occorre un’inchiesta della procura di Roma e dei giudici contabili. Lo dico con assoluto rispetto di tutti e a tutela di tutti noi, sindaca Raggi in primis, la nostra sindaca fino a prova del contrario. Io sono paladino della trasparenza come la Virginia Capitolina”.
Giro poi ci ha tenuto a precisare che sul cantiere al Gianicolo non si è mai visto nessuno: "Abito qui e passo sulla piazza tutti i giorni. Mai vito nessuno...". Il senatore conclude: “Nel 1849 la tragedia della Repubblica Romana, nel 2019 ricorreva il 170enario. Sarebbe stato il momento più opportuno per restaurarlo”.