Garrone racconta Dogman. Prime clip del film sul “Canaro” della Magliana
In arrivo il 17 maggio nelle sale italiane "Dogman", in concorso al 71° Festival di Cannes
Matteo Garrone prepara il bis dopo Gomorra e lancia Dogman. Il "Canaro" della Magliana Pietro Negri diventa un film ed arriva al cinema.
Torturato, mutilato ed infine barbaramente ucciso. L'omicidio di Giancarlo Ricci, ex pugile e piccolo criminale romano, da parte del "Canaro" della Magliana Pietro De Negri è passato alla ribalta della cronaca nel 1988, rimanendo nella memoria di molti, Matteo Garrone incluso. Il celebre regista partirà da un fatto realmente accaduto per sviluppare una storia unica, ambientata in una Roma oscura e controversa- "Dogman", in concorso al 71° Festival di Cannes, è in uscita nella sale italiane il 17 maggio e per l'occasione il regista svela le prime clip inedite del film.
La sinossi
In una periferia sospesa tra metropoli e natura selvaggia, dove l'unica legge sembra essere quella del più forte, Marcello è un uomo piccolo e mite che divide le sue giornate tra il lavoro nel suo modesto salone di toelettatura per cani, l'amore per la figlia Sofia, e un ambiguo rapporto di sudditanza con Simoncino, un ex pugile che terrorizza l'intero quartiere. Dopo l'ennesima sopraffazione, deciso a riaffermare la propria dignità, Marcello immaginerà una vendetta dall'esito inaspettato.
Il regista
"Dogman è un film che si ispira liberamente ad un fatto di cronaca nera accaduto trent’anni fa, ma che non vuole in alcun modo ricostruire i fatti come si dice che siano avvenuti. Ho iniziato a lavorare alla sceneggiatura dodici anni fa: nel corso del tempo l'ho ripresa in mano tante volte, cercando di adattarla ai miei cambiamenti. Finalmente, un anno fa, l'incontro con il protagonista del film, Marcello Fonte, con la sua umanità, ha chiarito dentro di me come affrontare una materia così cupa e violenta, e il personaggio che volevo raccontare: un uomo che, nel tentativo di riscattarsi dopo una vita di umiliazioni, si illude di aver liberato non solo se stesso, ma anche il proprio quartiere e forse persino il mondo. Che invece rimane sempre uguale, e quasi indifferente".
Clip "Marcello chiama Simoncino"
Iscriviti alla newsletter