Roma

Gay Pride, lettera al vicario di Roma: “Provocatorio, blasfemo e offensivo”

Il Comitato di fedeli San Filippo Neri lancia il contro-corteo di protesta

Gay Pride di Roma come capriccio, blasfemo ed offensivo. I fedeli del Comitato San Filippo Neri lanciano per il 9 giugno il contro-corteo per chiedere perdono a Dio.

 

Una manifestazione per il "ravvedimento delle percorelle smarrite". Così in una lettera al monisgnor Angelo De Donatis, vicario di Roma, il comitato chiede una presa di posizione della diocesi capitolina, chiamata in causa davanti allo "spettro" del Gay Pride di Roma, manifestazione dei diritti della comunità Lgbt: "Noi che siamo insensibili alle stravaganze di quegli uomini che antepongono i propri capricci ai diritti di Dio, - si legge nella lettera - ci rivolgiamo a Lei. La Diocesi di Roma, irrigata dal sangue benedetto di innumerevoli martiri, il prossimo 9 giugno sarà sfigurata dal provocatorio corteo del Gay Pride con scandalo delle anime semplici e dei piccoli. Nonostante la nostra indegnità nel fregiarci del glorioso titolo di cristiani sentiamo il dovere di riparare e di consolare l’afflitto Cuore di Nostro Signore Gesù Cristo. L’insegnamento di Pio XI espresso nella Miserentissimum Redemptor è chiaro: 'Quanto poi sia urgente, specialmente in questo nostro secolo, la necessità della espiazione o riparazione, non può ignorarlo chiunque con gli occhi e con la mente, come dicemmo prima, consideri questo mondo 'tutto sottoposto al maligno''.

 

"Il neocostituito Comitato San Filippo Neri ha organizzato per lo stesso giorno del Gay Pride, una Processione di riparazione pubblica per impetrare il perdono di Dio e scongiurare i castighi che potrebbero abbattersi sulla società a causa delle blasfemie, delle nefandezze e delle esecrande offese che verranno rivolte al Creatore in quel triste giorno -  annunciano ancora gli organizzatori - Essendo il Roma Pride una pubblica rivolta contro Dio e l’ordine naturale delle cose, richiede una risposta altrettanto pubblica e proporzionata all’onta arrecata. Siamo peccatori e anche servi inutili ma riteniamo urgente rivolgerci a Lei: i lupi stanno attaccando il gregge a cui Nostro Signore Gesù Cristo ha affidato la custodia. Lei rappresenta il Romano Pontefice in questa Diocesi: La imploriamo di prendere una posizione chiara in merito. Non ci lasci soli, ci dia la Sua benedizione, incoraggi i fedeli ad accorrere armati di Rosario alla nostra iniziativa di preghiera, ribadisca ciò che il Catechismo Cattolico insegna sulla sodomia per spingere al ravvedimento quelle pecorelle smarrite che hanno fatto del proprio vizio un motivo di orgoglio. La ricordiamo nelle nostre umili preghiere e La salutiamo in Cristo Re e Maria Regina".