Genitori e figli, come gestire capricci e parlare con i ragazzi. Ecco il coach - Affaritaliani.it

Roma

Genitori e figli, come gestire capricci e parlare con i ragazzi. Ecco il coach

Esperti di comunicazione per aiutare madri e padri ad essere buoni genitori

Capire le paure e le ansie, gestire i capricci, parlare con gli adolescenti: il mestiere dei genitori è complicato e spesso non è facile comunicare ciò che si vorrebbe.

Per aiutare hanno bisogno migliorare la comunicazione ed il rapporto tra adulto e bambini, preadolescenti e adolescenti, nasce la figura del Parent Coach.
Esperti di comunicazione e e coaching in grado di fornire strumenti pratici, concreti ed applicabili fin da subito nella vita di tutti i giorni.
Tutti i comportamenti di un giovane sono la conseguenza naturale di come l’adulto interagisce con loro. Capricci continui ed ingiustificati, paure, ansie, incapacità di gestire le emozioni, sono le modalità che i giovani hanno per comunicare agli adulti il loro bisogno di aiuto. Quando si presentano questi casi il più delle volte è stata applicata una comunicazione che ha portato ad un rapporto impegnativo o addirittura complicato tra adulto e giovane.
Ridare serenità nell’ambito familiare, aiutare chiunque lo voglia a conoscere tecniche di Coaching e Comunicazione, insegnare a gestire in modo diverso dinamiche “particolari” dei giovani è missione del gruppo di esperti.
Usare le giuste parole con un bambino (o un ragazzo) contribuirà a renderlo sereno e sicuro di se e lo aiuterà a diventare domani un adulto più consapevole dei propri mezzi che è quello che ogni mamma e ogni papà si augura per il proprio figlio.


Incontri formativi

In particolare, gli incontri formativi dedicati a genitori, educatori e istruttori, si concentrano su alcuni temi: l'importanza di comunicare, la scelta delle parole giuste al momento giusto, l’uso consapevole del linguaggio verbale e non verbale, la costruzione di dialoghi finalizzati alla corretta crescita emotiva, l’importanza delle regole e il loro rispetto, quando dire no e perché i bisogni dei bambini, la gestione delle emozioni.