Roma
Gestione rifiuti, la Lega insorge contro Zingaretti. "Ennesimo poltronificio"

"Ente inutile a ridosso delle elezioni. Siamo di fronte al solito carrozzone elettorale"
Manca poco più di un mese alle elezioni comunali nel Lazio e il presidente Zingaretti prepara la sua strategia. E lo fa predisponendo l'istituzione di un ente che pare essere un regalo elettorale. La giunta Zingaretti ha deliberato sulla proposta di legge per la costituzione degli Enti di Governo d’Ambito Territoriale Ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani, vale a dire l'ente che dovrà gestire a livello provinciale la gestione dei rifiuti.
Ogni provincia avrà quindi un Ato composto dall'Assemblea formata dai sindaci dei comuni, presidente e consiglio direttivo. Tutti loro restano in carica per cinque anni e possono essere rieletti. Con una retribuzione pari a quella che spetta a sindaco e assessori del comune capoluogo di Provincia o del comune capoluogo della Città metropolitana di Roma Capitale. Senza contare, il direttore generale e il revisore dei conti.
L'attacco della Lega alla proposta di legge sulla gestione dei rifiuti
A lanciare la denuncia è Angelo Tripodi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Lazio, intervenendo nella discussione generale in Commissione Bilancio. Secondo Tripodi la proposta per la gestione dei rifiuti è l'ennesimo poltronificio del Pd con l'assenso del M5S sugli Ato, uno per ogni provincia, e sulla gestione integrata dei rifiuti urbani. Zingaretti non modifica il piano regionale dei rifiuti per il termovalorizzatore su Roma, ma apparecchia un ente inutile a ridosso delle elezioni''.
“La gestione integrata dei rifiuti è disciplinata dal Testo unico ambientale - ha affermato Tripodi - che assegna sia le funzioni sia i poteri alle Regioni e alle Province. Siamo di fronte al solito carrozzone elettorale: il Presidente e i componenti del Consiglio direttivo restano in carica per un quinquennio, sono rinnovabili per una sola volta e il loro compenso è individuato con riferimento alle indennità di funzione, rispettivamente, del sindaco e degli assessori del comune capoluogo di Provincia o del comune capoluogo della Città metropolitana di Roma Capitale; a cui si aggiungono il Direttore generale, il Revisore unico dei conti e il personale. Speriamo che il funzionamento non sia lento e macchinoso come avvenuto per gli Ato sulla gestione del servizio idrico integrato'', ha concluso Tripodi.