Roma

Gestori di telefonia nel mirino: bollette a 28 giorni, come avere i rimborsi

La Confconsumatori assiste i cittadini nella richiesta di rimborso dei giorni “erosi”: “Senza richiesta il rimborso non arriva”

Fatturazione delle bollette a 28 giorni, i gestori di telefonia nel mirino della Confconsumatori: l'associazione di consumatori scende in campo per aiutare i cittadini nella richiesta di rimborso dei giorni “erosi”: “Senza richiesta il rimborso non arriva”. Ecco come fare.

 

Dopo le ultime indicazioni diramate lo scorso agosto, Confconsumatori ha iniziato ad assistere i propri associati nelle richieste di rimborso relative alla vicenda della fatturazione a 28 giorni nella telefonia. Si tratta di richiedere la restituzione dei giorni “erosi” nel periodo in cui la fatturazione è passata dal sistema mensile a quello dei 28 giorni, prima dell’obbligo del ripristino della cadenza mensile.

I RIMBORSI NON SONO AUTOMATICI

Nonostante con la Delibera n. 269/18/CONS (delibera che imponeva agli operatori interessati l’obbligo di adempiere alla completa restituzione dei giorni erosi nel periodo compreso tra il 23 giugno 2017 e i primi di aprile 2018) l’Autorità abbia imposto agli operatori di restituire in bolletta l’importo corrispondente ai giorni illegittimamente erosi agli utenti nel periodo di fatturazione a 28 giorni delle offerte di telefonia fissa anche di tipo convergente (fisso + mobile), questi non sembrano rimborsare gli utenti in modo automatico, ma solo a chi ne fa espressa richiesta.

COME RICHIEDERE IL RIMBORSO

Per questo Confconsumatori offre assistenza, tramite i propri sportelli territoriali, ai consumatori che desiderano ottenere il rimborso spettante. La richiesta viene inoltrata prima attraverso un reclamo e poi - se necessario – si perfezione tramite il ricorso alla conciliazione paritetica. Per informazioni occorre rivolgersi agli sportelli Confconsumatori più vicini.