Gesù bambino tra i rifiuti. Presepe "morente", l’ultima provocazione anti-Tari
Il Condacons mette in scena una Natività di protesta, con la grotta invasa da spazzatura
Gesù bambino in una grotta piena di spazzatura, invasa dai rifiuti. Il Presepe "morente" firmato Codacons è l'ultima provocazione contro l'emergenza romana, ed una forma molto originale di protesta contro i possibili rincari della Tari.
L'appuntamento è venerdì 21 dicembre, ore 12:30, in Piazza Mazzini, dove sarà allestita la Natività in una “grotta del degrado”, con tanto di bue e asinello in attesa della nascita di Gesù. "Una grotta particolare perché al posto della paglia avrà la spazzatura, a rappresentare lo stato disastroso di strade e marciapiedi della città, sempre più invasi dai rifiuti in centro come in periferia - scrive in una nota il Codacons - Assieme ai classici bue e asinello, ci sarà anche un cinghiale, animale che oramai i romani hanno imparato a conoscere bene grazie ai tanti casi di cronaca raccontati negli ultimi mesi dalla stampa locale".
Nel corso della rappresentazione, accompagnata da un gruppo di zampognari, vi sarà anche l’arrivo dei Re Magi - dotati di maschere antigas contro smog e inquinamento dell’aria – che porteranno in dono alla città non oro, incenso e mirra, bensì una clamorosa sorpresa per risolvere le più gravi criticità che assillano i romani, dalle buche stradali alla mancata raccolta dei rifiuti.
"Una manifestazione di protesta, quindi, che attraverso la Natività si prefigge di richiamare l’attenzione delle istituzioni sui problemi che più attanagliano i cittadini romani - scrive ancora il Codacons peggiorando la qualità della vita nella capitale, e per annunciare iniziative legali contro qualsiasi possibile aumento della Tari a Roma che dovesse essere deciso nei prossimi mesi".
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