Giada Curti stupisce con la marchesa Casati. Altaroma, Marina di Meana fa tremare i polsi
di Tiziana Galli
E’ all’Ex dogana dello scalo S. Lorenzo di Roma che quest’anno si è deciso di effettuare l’edizione invernale di AltaRoma. Uno spazio sorto nel 1925 dietro la supervisione dell’Architetto Angiolo Mazzoni, in un momento in cui Roma doveva diventare la Capitale del Mondo. Oggi l’Ex Dogana, nata per il controllo delle merci della via ferroviaria, è censita nella “Carta della Qualità” dei Beni Culturali e, dopo anni di abbandono, è stata ristrutturata per essere utilizzata per creare aggregazione attraverso arte, moda, musica e cinema.
L’edizione invernale di AltaRoma 2016 si svolgerà dal 29 al 31 gennaio con, in pre-opening giovedì 28, la presentazione dei gioielli scultura della designer Marina Corazziari e le esibizioni in via Cola di Rienzo dell’Accademia Koefia e dei fahion-designers in mostra al Coin Excelsior. Anche questa stagione sarà caratterizzata dalla suddivisione del programma dell’intera manifestazione in tre macro aree: FASHION HUB, ATELIER, IN TOWN. La prima presenterà un programma volto ad evidenziare i talenti emergenti; la seconda darà spazio alle collezioni delle Maison che fanno storia e la terza integrerà il glamour della moda al fascino della città eterna.
Il calendario definitivo non è ancora uscito, ma da quello provvisorio è già possibile estrapolare le prime certezze. Per la sezione ATELIER, dopo una piccola ed intensissima parentesi, torna la stilista Giada Curti, che negli ultimi mesi ha dato alla luce il suo quarto e attesissimo figlio. La sua nuova Collezione, intitolata “La divina marchesa” è interamente dedicata ad una delle donne più interessanti del XX° secolo: la mitica Luisa Casati, che “rubò D’Annunzio alla Duse, divenendone l’amante, ed ispirò i più grandi artisti del suo tempo”. A raccontarlo è la stessa stilista che sottolinea di essere rimasta colpita da “questa donna straordinaria, sexy e accattivante, che di notte amava girare nuda per Venezia, accompagnata da due leopardi”. A lei la Curti ha interamente dedicato la collezione, nella certezza che “colpirà tutte le donne perché pone delle domande e degli stimoli differenti rispetto a quelli che questo tipo di società, dominata dalla fretta, tende a far emergere”. “La divina marchesa” come la definì lo stesso D’Annunzio, con la sua personalità al di fuori del comune, a distanza di un secolo diviene ancora una volta fonte d’ispirazione e riflessione perché, come evidenzia la stilista stessa, “la moda deve essere ambasciatrice di messaggi forti”.
Sempre nella sezione ATELIER sarà possibile seguire la prima presentazione in Italia della stilista messicana Jehsel Lau, creatrice di una linea eco-luxury che è il giusto punto d’incontro tra alta moda ed alta tecnologia. Un programma ecologico, il suo, volto alla produzione di una linea fashion che esalti la femminilità e rispetti la natura. “Voglio portare avanti un progetto etico ed interessante”, racconta la stilista, “non voglio disegnare solo per disegnare; non è giusto fare moda solo per fare soldi. Nella nostra produzione c’è una grande attenzione e un grande rispetto per l’ambiente e per le persone che lavorano”.
Il resto del calendario della sezione ATELIER conferma in passerella le presenze che ci aspettavamo: Luigi Borbone e Renato Balestra, Raffaella Curiel e Anton Giulio Grande, Antonella Rossi e Nino Lettieri che rientra ad AltaRoma dopo un piccolo periodo sabbatico.
Per la sezione IN TOWN, fashion show a go-go da giovedì a domenica e per sabato 30, Vittorio Camaiani promette una performance fuori dal comune con la sua Collezione “Contrariamente” che vedrà l’eccezionale partecipazione di Marina Ripa di Meana. Pensata sullo sfondo di una riflessione su quanto la donna, stia perdendo di importante per eccesso di lavoro, di stress e di caos, la linea di Camaiani, fa perdere il proprio posto a colli e polsi, senza che i capi perdano la loro vestibilità. Una collezione molto filosofica, che ricolloca e decontestualizza i pezzi più canonici di un abito. La Collezione, viene, inoltre, raccontata per immagini dallo psichiatra Alessandro Calligaro che attraverso delle foto dal contenuto metaforico contribuisce a creare pathos e suggestione. “E’ una collezione che ho sempre avuto nella mente”, racconta Vittorio Camaiani “e ho voluto Marina per rappresentarla proprio perché, oltre all’amicizia che ci lega, lei è sempre stata un’icona del “contrario”, acuta e ironica verso la lettura del femminile”.
Sfilate, cocktail, mostre e presentazioni, ma anche tanti spunti culturali. Altaroma è tutto questo: una grande macchina che gira intorno al mondo della moda tentando di rilanciare l’antica fusione tra una città in decadenza e il mondo della cultura. E anche per questa edizione il conto alla rovescia è cominciato.