Roma
Gianni Tonelli, Sap, guida la fiaccolata contro i tagli alla sicurezza
Un migliaio di torce accende Montecitorio. Solidarietà della politica ai sindacati di polizia
Un migliaio di torce mercoledì sera ha illuminato Montecitorio. Tanti i cittadini scesi in piazza al fianco del popolo delle divise nella fiaccolata “Una luce per la sicurezza” promossa dal Sap, il sindacato autonomo di polizia guidato da Gianni Tonelli, il Coisp e il Sapaf.
Una fiaccolata per “illuminare” il Governo sulle condizioni in cui versano le Forze dell'Ordine e per dire no a una politica che rottama i professionisti del settore. “Questo appello – ha dichiarato il segretario generale del Sap dal palco nel corso della manifestazione - è rivolto a tutti i cittadini: siamo qui in piazza Montecitorio, proprio di fronte alla sede del Governo, per dire no a una politica che mette all'ultimo posto nella scala delle priorità la sicurezza del Paese. In Italia le Forze dell'Ordine sono sotto organico di 45 mila unità, di cui 17mila solo nella Polizia.
Ecco perché riteniamo che la sicurezza interna di uno Stato non si garantisce solo con slogan, spot o propaganda politica, ma riconoscendo agli operatori del settore le risorse necessarie e la giusta dignità professionale”. “Dieci anni di tagli lineari hanno debilitato pesantemente tutto l'apparato e questa fiaccolata serve ad invocare maggiori disponibilità economiche per mezzi, strutture, formazione professionale, rinnovo del contratto di lavoro, riordino delle carriere, sblocco del turnover al 100%".
Alla manifestazione hanno aderito numerosi esponenti politici tra cui, il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, Elio Vito e Mariastella Gelmini di Forza Italia. A dare il loro sostegno ai sindacati del comparto sicurezza anche Ignazio La Russa di Fratelli d'Italia e Walter Rizzetto di Terra Nostra; i leghisti Nicola Molteni e Barbara Saltamartini e Carlo Giovanardi, senatore di Idea. Prima che venissero accese le fiaccole in piazza hanno portato un saluto al segretario Tonelli anche i 5Stelle Vito Crimi e Roberta Lombardi.