Roma

Giorgia Meloni: "Io non sono fascista". Ma la satira non perdona

“Non sono fascista. Distinguo l’antifascismo storico da quello politico. L’antifascismo nella storia repubblicana è qualcosa che guardo con sospetto perché è stato usato per ammazzare gente”.
Giorgia Meloni risponde così alle accuse lanciate da Berlusconi: “L’antifascismo è stato utilizzato politicamente per mettere all’angolo gente e alcune volte per ammazzarla. Riconosco tutti i drammi legati alla storia del fascismo storicamente, ma non ha alcun senso legarsi alla storia di 70 anni fa”.
Sulla questione della leadership del centrodestra, la neocandidata chiarisce: “Non mi interessa rottamare nessuno e non mi interessa la partita sulla leadership del centrodestra, questa roba qui non interessa a nessuno. Io non ho assolutamente rimesso in discussione il sostegno di Fdi a Parisi a Milano, anche se Forza Italia non mi sostiene a Roma. “Non si fanno - aggiunge - le battaglie per la leadership sulla pelle dei cittadini che stanno in una condizione come quella dei romani”.
Poi la previsione sul risultato del primo turno e l'ipotesi Raggi: "La Raggi è un avversario molto accreditato, ce ne sono di avversari ostici. Leggevo un sondaggio stamattina per cui per il ballottaggio sarebbe una sfida a tre tra Raggi, Giachetti e Meloni. Sono molto amica di Roberto Giachetti, siamo amici da tanti anni ma non riuscirei in nessun modo a sostenere il governo Renzi e i suoi rappresentanti. Quindi voterei la Raggi? Sì, anche se mi ha molto deluso anche la storia del Movimento Cinque Stelle".
Infine, il sesso del nascituro: "Non so ancora se sarà maschio o femmina, lo scopriremo tra qualche giorno. Io spero sia maschio, perché vengo da una famiglia di tutte donne”.