Roma
Giubileo 2025, Gualtieri mette il turbo: 5 ordinanze per cantieri veloci
Riqualificazione di piazza dei Cinquecento, di piazza San Giovanni, di piazza Risorgimento, il rinnovo della metro A e la sotto via di piazza Pia
Sulle opere da realizzare per ospitare a Roma il Giubileo 2025 Gualtieri ha messo il turbo: il sindaco ha infatti firmato cinque ordinanze per accelerare cinque tra i cantieri più importanti.
“Stiamo proseguendo secondo le tempistiche previste - ha spiegato il sindaco nell'annunciare queste nuove ordinanze - e in stretto raccordo con il Governo e la Santa Sede il lavoro che porterà alla realizzazione del programma per il Giubileo del 2025. Con queste ordinanze attiviamo procedure accelerate e semplificate per alcune opere fondamentali. In attesa di arrivare presto all’operatività del secondo insieme di interventi, andiamo avanti con il massimo impegno e nel pieno rispetto del cronoprogramma”.
Le opere “accelerate”
Nello specifico i cantieri oggetto di questa accelerazione sono la riqualificazione urbana di piazza dei Cinquecento e del complesso monumentale della stazione Termini e la connessa riqualificazione delle aree adiacenti piazza dei Cinquecento e piazza della Repubblica, la riqualificazione del sagrato della Basilica di San Giovanni, la riqualificazione di piazza Risorgimento, con l'aggiunta di un parcheggio interrato, passaggio pedonale e servizi, il rinnovo dell'armamento della metro A e infine la realizzazione del sottopasso di piazza Pia.
Cosa prevedono le ordinanze
Anzitutto, al fine di agevolare l'approvazione dei progetti di fattibilità tecnica e finanziaria, ci saranno delle procedure semplificate. I soggetti attuatori dovranno convocare delle conferenze dei servizi semplificate a cui parteciperanno tutti gli enti preposti (inclusi quelli a tutela dei beni artistici e paesaggistici) e le amministrazioni coinvolti. La durata sarà di trenta a giorni, al termine dei quali entro altri 5 giorni andrà adottata la determinazione conclusiva. Una volta adottata il progetto potrà essere attuato. Ogni determinazione contraria andrà corredata da alternative che rispettino principi di fattibilità, proporzionalità, sostenibilità economica e ambientale ecc. Inoltre in caso di determina negativa, il commissario straordinario (cioè il sindaco di Roma) potrà chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri di riesaminare la questione in Consiglio dei Ministri.