Roma
Giubileo 2025, il protocollo per la legalità. Le imprese edili: “Noi esclusi”
Controlli antimafia, trasparenza, rispetto dei contratti nazionali, banche dati sui soggetti e sulle imprese coinvolte: ecco cosa prevede il protocollo
Il 19 giugno il sindaco Gualtieri e il prefetto Giannini hanno siglato un protocollo per garantire legalità e trasparenza ai lavori del Giubileo. Proteste di Confapi Aniem Lazio, l'organizzazione rappresentante delle imprese edili: “Stupisce il mancato nostro coinvolgimento”.
Così l'organizzazione in un comunicato: “Stupisce pertanto il mancato coinvolgimento delle organizzazioni rappresentative delle imprese edili, che saranno protagoniste dei lavori giubilari ma con le quali si è ritenuto di non avviare alcun confronto né di condividere i contenuti del Protocollo. Tale comportamento sembra disattendere il confronto avviato con il Comune di Roma finalizzato proprio a favorire il massimo dell’informazione e della trasparenza sulla gestione degli appalti rientranti nel prossimo evento del 2025, anche al fine di condividere una metodologia in grado di ridurre al massimo i livelli di contenziosità. Ci auguriamo che possa essere immediatamente riattivato un processo concertato nell’ambito del quale definire tempestivamente regole, requisiti e verifiche che impattano sulle imprese edili”.
Cosa prevede il protocollo siglato
Il protocollo punta a garantire trasparenza e legalità, nonché la qualità del lavoro. Esso prevede controlli e verifiche sull'applicazione dei contratto nazionale dell'edilizia, la costruzione di una banca dati con tutte le informazioni relative alle imprese e ai soggetti coinvolti, il monitoraggio degli accessi di mezzi e personale nell’area di lavoro, controlli antimafia ecc. Le imprese che vorranno partecipare ai lavori del Giubileo dovranno sottoscrivere il protocollo in ogni sua parte, poiché esso sarà incorporato nei contratti. In caso di violazioni, le sanzioni possono arrivare fino al 3% dell'importo totale.