Roma

Giubileo di amore e perdono. Le chiese ostelli per poveri

Una "summa teologica della misericordia". E' cosi' che la Santa Sede ha definito il logo del Giubileo straordinario presentato in Aula Giovanni Paolo II nella Sala stampa della Santa Sede da monsignor Salvatore Fisichella in occasione della conferenza di presentazione del Calendario del Giubileo straordinario.
Un logo accompagnato dal motto "Misericordiosi come il Padre", tratto da Luca 6,36 che si propone di "vivere la misericordia sull'esempio del Padre che chiede di non giudicare e di non condannare ma di perdonare e di donare amore e perdono senza misura". L'immagine è opera di padre Marco Rupnik ed e' molto cara alla Chiesa antica perchè indica l'amore di Cristo che porta a compimento il mistero della sua incarnazione con la redenzione, propone il Figlio che si carica sulle spalle l'uomo smarrito.
Il disegno è realizzato in modo da "far emergere che il Buon Pastore tocca in profondità la carne dell'uomo e lo fa con amore tale da cambiargli la vita". Il Buon Pastore "con estrema misericordia si carica l'umanita' ma i suoi occhi si confondono con quelli dell'uomo".
La scena si colloca all'interno della mandorla, anch'essa figura cara all'iconografia antica e medioevale che richiama la compresenza delle due nature, divina e umana, in Cristo. I tre ovali concentrici, di colore progressivamente piu' chiaro verso l'esterno, suggeriscono il movimento di Cristo che porta l'uomo fuori dalla notte del peccato e della morte e la profondità del colore più scuro suggerisce anche "l'imperscrutabilità dell'amore del Padre che tutto perdona". Il logo è stato registrato nelle sedi internazionali per evitare qualsiasi uso non conforme e per salvaguardarne la proprietà.
Tre prospettive del Giubileo della Misericordia a partire da giornate dedicate ad associazioni, pellegrini, istituti religiosi, ragazzi, sacerdoti, catechisti, carcerati, ammalati, disabili, a segni che Papa Francesco compirà nelle "periferie" esistenziali fino ad uno sguardo particolare ai pellegrini che giungeranno a Roma senza un'organizzazione alle spalle.
"Abbiamo voluto che il primo avvenimento fosse dedicato a tutti coloro che operano nel pellegrinaggio, dal 19 al 21 gennaio - ha spiegato Fisichella -. E' un segno che intendiamo offrire per far comprendere che l'Anno Santo è un vero pellegrinaggio e come tale va vissuto. Chiediamo ai pellegrini di compiere un tratto a piedi per prepararsi a oltrepassare la Porta Santa con spirito di fede e di devozione".
Il 3 aprile vi sarà una celebrazione per tutto il mondo che si trova nella spiritualita' della misericordia (movimenti, associazioni, istituti, religiosi). Tutto il mondo del volontariato caritativo sarà  chiamato a raccolta il 4 settembre mentre il 9 ottobre sarà dedicato al mondo della spiritualità mariana che avrà la sua giornata per celebrare la Madre della Misericordia.
Non mancheranno eventi dedicati in particolare ai ragazzi che sarà il 24 aprile "perché - ha sottolineato Fisichella - la Gmg di Cracovia nei giorni 26-31 luglio è destinata ai giovani e per la fascia di età dei ragazzi è difficile trovare uno spazio significativo nella pastorale". Un altro evento sarà per i diaconi il 29 maggio. Nel 160simo anniversario della Festa del Sacro Cuore di Gesu' il 3 giugno si celebrerà il Giubileo dei sacerdoti. Il 25 settembre sarà il Giubileo dei catechisti e delle catechiste che sostengono la vita delle comunita' cristiane. Il 12 giugno ci sara' il richiamo per tutti gli ammalati e le persone disabili. Il 6 novembre ci sarà, invece, si celebrererà il Giubileo dei carcerati.

LA CHIESA APRE LE PORTE
Parola di monsignor Fisichella: "Per i pellegrini che giungeranno a Roma singolarmente e senza un'organizzazione alle spalle saranno individuate alcune chiese del centro storico dove potranno trovare accoglienza, vivere momenti di preghiera e di preparazione per attraversare la Porta Santa con la preparazione piu' coerente con l'evento spirituale che si celebra. Noi le abbiamo individuate pero' la prossima settimana avrò un incontro con i sacerdoti e quindi per il momento dobbiamo anche verificare la disponibilità dei responsabili delle chiese e dei percorsi già realizzabili per poter arrivare in pellegrinaggio alla Porta Santa", ha aggiunto Monsignor Fisichella.