Roma
Giubileo, bufera infermieri: “Tagli nei Pronto Soccorso di Roma, allarme emergenze sanitarie”
Il sindacato Nursing-Up in “agitazione”. Vinta la causa buoni pasto al San Giovanni. Via ai risarcimenti

Giubileo, bufera infermieri: “Tagli nei Pronto Soccorso di Roma, allarme emergenza”
Sanità Roma, si infrange la tregua del Giubileo: gli infermieri degli ospedali romani dichiarano guerra alla Regione Lazio per i tagli al personale. Non basta: l'ospedale San Giovanni è stato condannato dal Tribunale per non aver erogato i buoni pasto sostitutivi a chi era in turno quando la mensa era chiusa. E la sentenza diventa automaticamente un precedente per tutti gli ospedali italiani.
Nursing-Up: "Risarcimenti per i buoni pasto negati: è sentenza che vale in tutta Italia"
A dare battaglia al centrodestra romano è il sindacato Nursing-Up che ha segnato un punto di svolta sindacale per la categoria, vincendo una causa contro l'ospedale San Giovanni: è stato ricnonosciuto il diritto al buono pasto sostitutivo nei turni superiori alle sei ore quando l’accesso alla mensa è impossibile. Commenta il sindacato: “Per anni questi professionisti hanno prestato servizio in orari notturni o in fasce escluse dal servizio mensa, spesso senza possibilità di pausa. In cambio, nessun pasto, nessun buono, solo silenzio e indifferenza. Il giudice ha messo la parola fine a questa ingiustizia: l’ospedale dovrà risarcire oltre 12mila euro agli infermieri, a titolo di danno patrimoniale”.
Sciscione: "Il personale diminuito del 10-15%"
Ma a Roma e nel Lazio si prepara la “bufera Giubileo”. Secondo Francesco Sciscione, responsabile regionale Nursing-Up Lazio: "Il personale dei pronto soccorso è diminuito tra il 5 e il 10% sul territorio, mentre il Giubileo richiedeva un doveroso e urgente rafforzamento degli organici. La sospensione delle indennità è un duro colpo alla già fragile sanità laziale, per i professionisti e per la qualità delle cure".
Il 3 aprile si tratta in Prefettura
Il sindacato Nursing Up chiede "la revoca del provvedimento e l’erogazione di un acconto sulle spettanze arretrate, sottolineando che la decisione è un atto incomprensibile che penalizza i lavoratori e mette a rischio il sistema di emergenza-urgenza. L’incontro in Prefettura è fissato per il 3 aprile, con l’obiettivo di trovare una soluzione".