Roma

Giubileo, la città è in ginocchio. "Allarme pulizia, decoro e sicurezza"

"Siamo qui per lanciare un grido di allarme sulla situazione della nostra città. In quattro mesi che mancano al Giubileo della Misericordia non si può fare molto per le infrastrutture, ma si può fare qualcosa per rendere più attraente la nostra città, in termini pulizia, decoro urbano, manutenzione, verde. Non è possibile avere una città in queste condizioni. Ma c'é bisogno di un commissario governativo con poteri straordinari e risorse che servono. Non possiamo far conto in questo momento sull'amministrazione comunale".
Doveva parlare di opportunità economica ma la crisi della città ha costretto il presidente della Camera di Commercio di Roma, Giancarlo Cremonesi a lanciare l'allarme. "Il governo - ha spiegato Cremonesi - deve mettere in campo risorse adeguate per far questi interventi, da qui al Giubileo. Riteniamo come romani che abbia il dovere di farlo, così come ha fatto a Milano per l'Expo. In questo anno saremo sotto l'occhio di tutto il mondo, alcuni momenti clou saranno ripresi e commentati ovunque. Cerchiamo di non far vedere una città in questo stato".
"La prima cosa che va fatta in questa città in previsione del Giubileo è fermare l'abusivismo commerciale. Basta fare una passeggiata dal Pantheon alla Fontana di Trevi per assistere a uno spettacolo indecente, un suk a cielo aperto. Ciò fa in modo che chiunque, dai romani ai turisti, si senta in diritto di utilizzare maleducatamente le risorse della nostra città. L'abusivismo commerciale va fermato, sta mettendo in crisi il commercio reale - ha aggiunto - Tra l'altro è anche pericoloso: questa volta il Giubileo presenta un problema molto delicato di sicurezza, che non è una questione accessoria come nel 2000. Io mi auguro che le forze dell'ordine, lo Stato e i servizi siano pronti per l'emergenza sicurezza".
Quindi i numeri. Il Giubileo sarà volano di crescita per l'economia romana: tra il 2015 e il 2020 potrebbe esserci un'incremento di Pil tra il 2,1% e il 2,4% rispetto a quanto potrebbe prevedersi in uno scenario senza l'anno santo. Una crescita che in termini assoluti va da quasi 11 miliardi di euro a quasi 11,5 nello scenario più ottimista, con un picco nel 2017. Sono i dati che emergono dalla ricerca 'L'indotto del Giubileo straordinario della Misericordia', condotto dalla facoltà di Economia dell'università La Sapienza, in convenzione con la Camera di Commercio di Roma.
Sul fronte dell'occupazione, tra il 2015 e il 2020 si prevede un incremento dell'occupazione, riduzione del tasso di disoccupazione e aumento di salari reali rispetto al benchmark di riferimento. Una crescita occupazionale che avrà un picco massimo alla fine del 2016, con valori tra 4.300 e 5.300 unità di lavoro a tempo pieno. L'incremento arriverà fino all'inizio del 2017, per andare a scemare via via verso il 2020. Il tasso di disoccupazione, invece, si ridurrà tra il 2015 e il 2017, per tornare ai suoi valori nel 2020.