Roma

Giubileo: lo spreco è già servito. Quasi pronto il "marciapiede killer"

Lavori, veloci, velocissimi. Tanto da stupire chi transita quotidianamente sulla via Ardeatina e che si aspetta finalmente di non passare ore in coda. Peccato però che sia un cantiere a metà, una "grande incompiuta per il Giubileo", una specie di monumento all'ignavia del Comune di Roma e il primo grande spreco giubilare.
E' la maxi rotatoria di via Ardeatina, una delle due che a sud della città è stata finanziata coi soldi del Giubileo e che, a lavori finiti, sarà l'esempio di tutto ciò che un Comune non dovrebbe fare. All'incrocio tra Ardeatina, Tor Pagnotta e via di Torricola, tanto per fare un esempio, coi soldi "giubilari" "rimediati" sforando il patto di stabilità, il Comune porterà a casa una maxirotatoria stradale comprensiva di almeno 500 metri di marciapiede inutile, visto che finisce davanti a un terrapieno e in curva. Chi si azzarderà percorrerlo finirà dritto dritto davanti alle auto che vengono da una curva cieca. Insomma una trappola mortale per pedoni e un'opera assolutamente inutile. Vista in fase di cantiere ricorda molto i percorsi per i non vendenti che a Borgo finivano contro i muri, realizzati in occasione del Giubileo del 2000.
I SERVIZI DIMENTICATI. Il vecchio progetto, perché si tratta di una riesumazione dagli archivi del Municipio, prevedeva il prolungamento dell'acquedotto Acea per completare un anello che ancora manca e che lascia centinaia di residenti appesi a vecchi pozzi artesiani del secolo scorso e alle immancabili fatiche per "vivere di acqua minerale". Chiaramente la fretta giubilare ha fatto dimenticare l'esigenza dell'acqua potabile, pur avendo la conferenza dei sindaci di Ato2 approvato il prolungamento delle condotte d'acqua. Così, a lavori finiti e quando Acea si degnerà di portare l'acqua in casa di tutti i romani, bisognerà devastare la rotatoria e riaprire il cantiere.
In barba a tutte le campagne massicce dei gestori di telefonia e connessione internet, l'intera zona non è servita dalla fibra, tantomeno dall'adsl, pur avendo il Comune ampia disponibilità di progetti che attendevano solo di essere realizzati. Tra le vittime" della rotatoria "folle" ci sono anche gli utenti dei bus Atac. Al momento di aprire il cantiere il Comune sì è dimenticato delle linee bus che transitano, così Atac e Agenzia per la Mobilità sono state costrette a intervenire d'urgenza a cavallo di Ferragosto per ridisegnare le fermate e metterle in sicurezza.
L'ASSENZA DELLA POLITICA. In questo scenario di cantieri confusi, il Comune di Roma procede nell'assenza totale del Municipio IX, che non ha fornito nessuna osservazione tecnica. Anzi, sembra quasi che il cantiere non interessi, così come le opere già progettate e mai realizzate e gli sprechi che sono sotto gli occhi di tutti. Ma alla latitanza del territorio i cittadini sono ormai abituati.