Roma

Giubileo proibito ai disabili. "Chiese e percorsi off limits". La denuncia

Chiese romane e percorsi giubilari off limits per disabili. In questi giorni il mondo dell’associazionismo e quello delle petizioni online stanno facendo luce sul lato oscuro dell’organizzazione dell’Anno Santo, quello che escluderebbe chi ha disabilità e difficoltà motorie dalle principali attività giubilari. La denuncia dell’Associazione Luca Coscioni, la realtà vicina al Partito Radicale che da oltre dieci anni lotta per affermare i diritti civili delle persone malate e disabili. In un video di oltre sei minuti è stato mostrato il travaglio che le persone sulle carrozzelle devono affrontare in tutta la filiera logistica e turistica del Giubileo.
A partire dalle strutture ricettive, dove su 110 hotel e 20 strutture religiose solo il 14% ha la possibilità di accogliere disabili al proprio interno. Un disagio che dagli alberghi si sposta immediatamente ai luoghi di culto che costeggiano i percorsi giubilari. Sulle otto chiese che si incontrano, Soltanto San Pietro, Santa Maria Maggiore e San Giovanni Battista dei Fiorentini sono totalmente accessibili. Tutte le altre -Santo Spirito in Sassia, San Salvatore in Lauro, Santa Maria in Vallicella, San Giovanni e Santissima Trinità dei Pellegrini - hanno barriere architettoniche insormontabili.

Sul web la petizione lanciata dal noto attore televisivo Cesare Bocci che ha inviato anche una lettera al commissario Tronca affinché non rimanga insensibile di fronte a una grande questione di civiltà. Una vicenda che costituisce anche un danno all’immagine di una capitale europea che esclude dalla logistica i più deboli durante un evento dedicato alla misericordia. “Mi piacerebbe che questa fosse davvero una città per tutti – ha dichiarato Bocci - e che un evento come il Giubileo, prima di altri, non accettasse barriere o discriminazioni”.

LA VIDEO INCHIESTA