Roma

Giustizia, il Tribunale di Roma nel caos: dipendenti al lumicino. La denuncia

Il presidente dell'Ordine degli avvocati di Roma denuncia le carenze di organico rivolgendosi a Draghi, Cartabia e Brunetta

Giustizia, il caos nel Tribunale di Roma: ruoli scoperti al 37,5% del totale, con punte che superano il 50% e addirittura in alcuni settori arrivano al 100%: vale a dire, non ci sono in servizio dipendenti in quel determinato ambito. E dall'Ordine degli Avvocati arriva l'ennesima denuncia con una lettera-appello indirizzata al premier Draghi, al ministro per la Giustizia, Marta Cartabia e al ministro della P.A. Renato Brunetta.

La lettera firmata del presidente del Consiglio dell'Ordine di Roma, Antonino Galletti, analizza le carenze della pianta organica del tribunale della Capitale settore per settore. Così, in ambito dirigenziale, sono previsti 86 direttori, mentre ne sono impiegati solamente 38 (-55%); sono previsti 331 funzionari, mentre ne sono in servizio 168 (- 49%). Due i funzionari contabili in pianta organica, uno solo quello effettivamente impiegato (-50%); 153 i cancellieri in pianta organica, 71 quelli in servizio (-53%). Rialzano la media gli assistenti giudiziari: previsti 408, in servizio 352 (comunque - 13%). In altri settori come quello contabile o quello degli assistenti alla vigilanza dei locali, la scopertura è totale: mancano del tutto (-100%)!

"Sono dati impressionanti, quelli che arrivano dal Tribunale di Roma, il più grande d'Europa - commenta il Presidente del Coa Antonino Galletti - numeri che mostrano plasticamente le carenze della Giustizia, che poi si traducono in disservizi per gli utenti e in ultima analisi in denegata giustizia. Come si può pretendere di avere una sentenza in tempi breve, come si immagina di ridurre l'arretrato, se poi materialmente non c'è chi lavora le pratiche?".

Un allarme inascoltato

Già in passato il Coa Roma ha segnalato le gravi carenze organizzative del Tribunale della Capitale. Addirittura, in taluni ambiti, l'Ordine Forense fornisce servizi (e, dunque, "presta" dipendenti) al Tribunale per sveltire le procedure, ad esempio per le informazioni generali e per la liquidazione dei compensi da patrocinio a spese dello Stato. Ma evidentemente buchi d'organico così evidenti non possono essere colmati se non con un grande piano di rilancio della giustizia romana e nazionale.

"Lanciamo un appello al Ministro Cartabia e al Ministro Brunetta affinché si rendano parte attiva nel rilancio - conclude Galletti - i fondi del Recovery in arrivo anche a questo devono servire: a restituire alla Giustizia l'efficienza degna di un paese civile; l'eroismo di pochi non può sopperire oltre alle carenze strutturali".