Roma
Gli sparano in testa fuori da un pub e muore. Nuovo caso Bortuzzo a Roma
Luca Sacchi non c'è l'ha fatta, è morto il ragazzo colpito da uno sparo in testa . Omicidio volontario: è caccia ai due killer del pub John Cabot
Tragedia fuori da un pub in zona Appio, difende la ragazza da uno scippo e i balordi gli sparano in testa e muore. Un nuovo caso Bortuzzo, ma all'ennesima potenza perché questa volta un giovane ragazzo ha perso la vita: ora Roma ha paura. I carabinieri a faccia dei due killer in fuga.
È morto Luca Sacchi, il personal trainer di 24 anni rimasto ferito mercoledì sera alle 23:20 fuori dal pub John Cabot di via Franco Bartoloni, in zona Appio, nella Capitale. Il giovane era stato immediatamente trasportato all'ospedale San Giovanni dove era stato operato nella notte alla testa.
Luca e la sua ragazza Anastasia Kylemnyk, babysitter di 25 anni, si trovavano all'esterno del locale quando sono stati aggrediti da due persone che hanno rapinato la ragazza. Il ragazzo, esperto in arti marziali e lotta greco-romana, per difendere la sua fidanzata si è scagliato contro i rapinatori che hanno reagito sparandogli un colpo di pistola alla testa e sono scappati.
"Eravamo appena usciti dal pub. Mi sono sentita strattonare da dietro, mi hanno detto: ‘dacci la borsa’. Gliela stavo consegnando quando mi hanno colpito con una mazza. A questo punto è intervenuto Luca che ha reagito bloccando il ragazzo che mi aveva aggredito, quindi è intervenuto l’altro aggressore che gli ha sparato alla testa", ha riferito agli investigatori del Nucleo Investigativo dei carabinieri Anastasia, la fidanzata di Luca. Secondo quanto riferito dalla giovane, lei e il fidanzato erano andati nel locale dopo una giornata di lavoro per bere una birra. La ragazza ha riferito agli inquirenti che i due aggressori sarebbero fuggiti a bordo di una Smart. Altri testimoni hanno invece raccontato che i due sarebbero fuggiti a piedi. A dare l’allarme è stato un tassista che si trovava a passare in via Bartoloni.
Questo è un nuovo caso Bortuzzo, ma all'ennesima potenza. Il giovane nuotatore nella sparatoria che lo ha visto coinvolto all'Axa nella notte tra il 2 e 3 febbraio scorso, è rimasto paralizzato alle gambe ed è costretto ora a vivere in sedia a rotelle. Qui la faccenda è ben diversa perché il personal trainer 25enne ha perso la vita.
La procura di Roma indaga per omicidio volontario. Il fascicolo è affidato al pm di turno esterno Nadia Plastina che ha affidato ai carabinieri del Nucleo Investigativo le indagini. Gli inquirenti hanno trasmesso una prima informativa a piazzale Clodio su quanto accaduto ieri notte alle 23.20.