Good news: sicurezza, a Roma si sta meglio che a Milano. Censis: “Meno reati”
Nel Centro Italia la paura è amplificata dalla concentrazione dei reati
Sicurezza e delinquenti? Nonostante il numero dei residenti sia il doppio, a Roma si sta meglio che a Milano.
Lo certifica il Censis che, insieme a Federiscurezza, ha redatto il primo Rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia. Secondo i dati la “Capitale indiscussa del crimine” è Milano, al primo posto con 237.365 reati commessi nel 2016 (il 9,5% del totale), poi Roma (con 228.856 crimini, il 9,2%), Torino (136.384, pari al 5,5%) e Napoli (136.043, pari al 5,5%).
Anche considerando l'incidenza del numero dei reati in rapporto alla popolazione, Milano resta in vetta alla classifica, con 7,4 reati denunciati ogni 100 abitanti, seguita da Rimini (7,2), Bologna (6,6), Torino e Prato (entrambe con 6 reati ogni 100 abitanti).
Secondo il Censis la concentrazione dei reati in alcune zone amplifica però le paure. In sole quattro province italiane, dove vive il 21,4% della popolazione, si consuma il 30% dei reati. Il 31,9% delle famiglie italiane percepisce il rischio di criminalità nella zona in cui vive. Le percentuali più alte si registrano al Centro (35,9%) e al Nord-Ovest (33%), ma soprattutto nelle aree metropolitane (50,8%) dove si sente insicuro un cittadino su due.
Ad essere più preoccupate sono le persone con redditi bassi, che vivono in contesti più' disagiati e hanno minori possibilità' di utilizzare risorse economiche personali per l'autodifesa: per loro la criminalità diventa il secondo problema più grave del Paese (27,1%), dopo la mancanza di lavoro.
A Roma il triste record dei disoccupati, delle buche e delle voragini e della burocrazia, nonché del Pil più basso.
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