Roma
Grande Raccordo Criminale, 30 anni in Appello per il socio di Diabolik




Fabrizio Fabietti, l'ex socio di Fabrizio "Diabolik" Piscitelli, è stato condannato in Appello a 30 anni di carcere
Fabrizio Fabietti, l'ex socio di Fabrizio "Diabolik" Piscitelli, è stato condannato in Appello a 30 anni di carcere. I maggiori pusher romani compravano la droga dalla “batteria di Ponte Milvio”.
E gli affari venivano conclusi nella casa dove stava scontando i domiciliari il capo della banda, Fabrizio Fabietti, rimasto unico vertice della batteria di Roma Nord dopo l'omicidio di Diablo.
La sentenza
È tutto scritto nella sentenza con la quale la corte d’Appello di Roma ha confermato la condanna a 30 anni di carcere per Fabietti (emessa all’interno del processo noto come Grande Raccordo Criminale). Sei dei suoi sodali sono stati condannati a pene che oscillano tra i 3 anni e 6 mesi ai 10 anni di reclusione.
Il picchiatore Petroku
Pena più alta, dopo quella inflitta al boss, è riservata a Dorian Petoku: fornitore per la banda, erede della tradizione della mala albanese nella Capitale, picchiatore e uomo di potere, recentemente evaso dalla comunità di recupero dove era stato trasferito nonostante l’allarme lanciato dall’Antimafia di Roma.
I clienti
Attorno ai due “si muovevano decine di acquirenti, i quali rifornivano le varie piazze di spaccio di quartiere. Il sodalizio è in grado di movimentare migliaia di chili di stupefacente grazie alla disponibilità di ingenti quantitativi di denaro che viene investito e messo in circolazione”, dicono le vecchie carte – atti che avevano già portato alla condanna in Cassazione per le 18 persone che avevano scelto il rito abbreviato. Oggi la conferma e il rincaro delle accuse con la condanna denitiva a 30 anni di reclusione.