Roma

Gualtieri e Rocca, il “patto del fusillo”: a tavola con la pasta dei carcerati

Apre il pastificio artigianale nel carcere minorile di Casal del Marmo. Il cardinale De Donatis con Rocca e Gualtieri alla degustazione. In cucina tre chef

I fusilli ma anche la calamarata, purché al dente: davanti ad un piatto di pasta il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, firmeranno il patto del carboidrato, appuntamento bipartizan controfirmato dalla Caritas a sostegno del laboratorio artigianale nato nel carcere minorile di Casal del Marmo.

Un’idea nata dopo la prima visita di Papa Francesco alla struttura detentiva, nel 2013, quando scelse di lavare i piedi, nel Giovedì Santo, ai minori reclusi. “Non lasciatevi rubare la speranza”, aveva detto loro. Parole che non sono cadute nel vuoto e che hanno portato alla costruzione del pastificio nei locali di un edificio da anni in disuso. A realizzarlo la Gustolibero Società Cooperativa Sociale Onlus, con il sostegno della Conferenza episcopale italiana e di Caritas Italiana e in sinergia con la Direzione dell’Istituto Penale Minorile Casal del Marmo, il Centro della Giustizia Minorile Lazio-Abruzzo-Molise, il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.

L'inaugurazione del pastificio il 10 novembre

All’inaugurazione saranno presenti il cardinale vicario Angelo De Donatis; l’arcivescovo Giuseppe Baturi, segretario generale della Conferenza episcopale italiana; il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri; il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca; Anna Maria Santoli, dirigente Centro Giustizia Minorile Roma; don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana.

Si parte con 3 addetti per arrivare a 20

Con i suoi 500 metri quadri di superficie, una pressa che può produrre fino a 220 kg all’ora di pasta e 4 essiccatori, Pastificio Futuro è un’azienda che potrebbe occupare fino a venti ragazzi. L’iniziativa partirà con tre addetti: una detenuta presente al pastificio grazie all’articolo 21, un ventenne affidato ai servizi sociali e un altro che vive in comunità. 

Il cappellano di Casal del Marmo: "In alcuni supermercati e ristoranti di livello"

“La pasta verrà venduta in alcune catene di supermercati con cui abbiamo preso contatti – spiega don Nicolò Ceccolini, cappellano di Casal del Marmo –, nonché servita in alcuni ristoranti di livello, perché è una pasta di elevata qualità. Dare delle prospettive future a questi ragazzi è molto importante, può incentivare anche altri loro coetanei che si trovano in carcere a fare un percorso, dare loro un obiettivo. È una bella opportunità perché devono comunque uscire dal carcere, in quanto il laboratorio è esterno alla zona detentiva, seppure all’interno della cinta muraria”. Quando sarà a regime, “il laboratorio potrebbe produrre 2 tonnellate di pasta al giorno, circa 4.000 pacchetti da 500 grammi ogni giorno”, sottolinea Alberto Mochi Onori, responsabile di Gustolibero Società Cooperativa Sociale Onlus.

"Non è più il tempo delle punizioni"

Riflette il vescovo Benoni Ambarus, delegato per la Pastorale carceraria della diocesi di Roma: «Non è più il tempo delle punizioni. Quello che ci interessa è cosa succede alla persona “dopo”, quando ha terminato di scontare la sua pena. Nel mondo carcerario bisogna lavorare molto su questo aspetto. La promozione del lavoro e del reinserimento nella società è una spinta notevole in questo percorso di rieducazione e resurrezione».

Gli chef alla firma del "patto"

Per l’occasione Luigi Cremona, giornalista enogastronomico, ha invitato tre chef romani per eseguire al momento tre ricette iconiche della cucina romana: la “gricia”, che verrà realizzata da Andrea Pasqualucci chef del Moma; la “carbonara” di Luciano Monosilio, del ristorante da Luciano; la “finta matriciana” di Arcangelo Dandini, titolare e chef del ristorante Arcangelo. Ad accompagnare questi assaggi, l’acqua minerale Egeria e i vini del Consorzio Tutela Vini Roma DOC. Hanno dato il loro sostegno all’iniziativa anche: Union Food, che collabora per la produzione alimentare; Confagricoltura, che sostiene per la scelta del miglior grano; La Cascina Cooperativa; INC Istituto Nazionale per la Comunicazione; Confcooperative Lazio.

Se la trovate la pasta del Pastificio Futuro comperatela senza neanche pensarci.