Roma
Gualtieri e i 100 giorni da sindaco, la sentenza del giudice Matone: bocciato
L'ex giudice Matone, ora capogruppo Lega, va “a sentenza” sui primi 100 giorni di Gualtieri sindaco
Parla poco e tuona: sui primi 100 giorni di Roberto Gualtieri la capogruppo della Lega in Campidoglio, Simonetta Matone, è severa: “Nessun cambio di passo. Il confronto con le opposizioni non esiste e non può essere sbandierato; l'emergenza rifiuti pesa soprattutto nelle periferie e non si intravedono soluzioni strutturali”.
Abituata ai Tribunali, dove le sentenze sono come pietre, la Matone non concede nessuno sconto: “Per il piano mobilità siamo ancora agli annunci. Roma ha bisogno di soluzioni per l'immediato e non solo di progetti di medio lungo termine. E poi la sicurezza. Il mancato dialogo con l’opposizione, dopo la bocciatura dell’ordine del giorno sul degrado di Termini ed Esquilino marginalizza e abbandona intere zone di Roma e limita il nostro ruolo e il nostro lavoro. Se questi sono i primi 100 giorni…".
Fabrizio Santori: "Ecco chi comanda in Campidoglio"
Identico il tono del compagno di partito Fabrizio Santori, anni di esperienza sulle barricate di Comune e Regione che sostiene che dal “5 Stella al quasi monocolore Pd nulla è cambiato. Anzi, basta guardare la delibera sulle partecipate e sul bilancio: non c'è nessuna razionalizzazione della spesa per la galassia Spa Comunali e il documento contabile del Comune è stato copiato e incollato da quello del 5 Stelle, se non per il nuovo Ufficio Nomadi che ha visto un + 37% di fondi stanziati. Poi è tutto il mano al Gabinetto del sindaco e la spesa per gli staff che è sì la stessa della Raggi ma è quasi il doppio di quello che spendeva Ignazio Mario e il triplo di Alemanno.
“La sintesi – prosegue Santori – è questa: il Comune di Roma è come una grande società privata: Gualtieri è il presidente del Cda che taglia i nastri; il capo di Gabinetto è l'amministratore delegato e l'azionista di maggioranza è il deputato Mancini. Basta guardare gli assessori: chi ha personalità è stato circondato da controllori e non toccherà palla grazie ai centri di costi che sono stati tutti accentrati. Sinceramente in 100 giorni non ci aspettavamo la bacchetta magica, ma neanche tante promesse”.
Al Comune la Lega è con Fratelli D'Italia
Infine, il patto con Fdi: “Noi siamo nel centrodestra come in tuti gli Enti locali. La nostra coalizione è questa. Però noi abbiamo una nostra identità e lo dimostriamo tutti i giorni. Duri e critici per svegliare le coscienze di questa maggioranza. Se ci saranno le condizioni saremo i primi a collaborare. Esempio su termovalorizzatore dove abbiamo un nostro ordine del giorno appoggiato solo da Calenda”.