Roma
Guerra dei taxi, l'orrendo ricatto del Comune di Roma: 5 mila nuove licenze
L'assessore M5S Calabrese: “Doppia guida o in strada 5 mila nuove licenze”. Il ricatto è servito, tassisti in rivolta: “È la morte della della democrazia”
Taxi a Roma introvabili, la replica allo sciopero del Comune di Roma è un atto di guerra: “O ci date la doppia guida o mettiamo in campo 5 mila nuove licenze”. Mai nella storia della Capitale della Repubblica era successo che, in assenza di una trattativa sindacale, il Comune ricattasse una categoria strategica del trasporto pubblico. È accaduto oggi.
Con Virginia Raggi sindaco M5S ed il "quasi architetto" Pietro Calabrese promosso dal nulla cosmico del Movimento a responsabile dei trasporti, Roma Capitale sferra una offensiva senza precedenti, grazie ad una porzione minima dei sindacati che sembrano trattare sottobanco, e lo fa attraverso la punta di diamante dell'assessore Calabrese: il ricatto.
“Il servizio taxi a Roma - dice l'assessore Calabrese - deve essere rafforzato. Come assessorato siamo a lavoro per far procedere la categoria nel considerare l'istituto della doppia guida come alternativa all'aumento delle licenze. Questo potrà essere confermato solo dalla concreta dimostrazione di un miglioramento del servizio tramite un correlato numero di istanze del doppio guidatore. Pertanto, ci aspettiamo, entro pochi mesi, che vengano raggiunti degli obiettivi minimi, con più vetture in strada: se i tassisti non daranno risultati tali da misurare un congruo miglioramento del servizio, si procederà con l’aumento di 5 mila nuove licenze”. Calabrese ed il Movimento 5 Stelle cestinano qualsiasi idea di democrazia: non fate quello che diciamo? Bene, allora ti complichiamo la vita.
“Le proteste ribadite anche oggi sulla piattaforma Taxi web – continua l'assessore – sono del tutto ingiustificate. Il sistema ideato da Roma Capitale servirà a gestire tutte le pratiche amministrative relative alla licenza taxi e Ncc di Roma. E consentirà agli operatori del settore di avviare la maggior parte delle pratiche on-line senza recarsi allo sportello al pubblico di Roma servizi per la mobilità”. Calabrese però ha dimenticato una piccola parte riguarda la piattaforma Taxi web: il suo Comune M5S vuole imporre a tutta la categoria l'obbligo dell'utilizzo della piattaforma e l'impegno a rispettare tutti regolamenti attuali e futuri che saranno emanati dalla Agenzia Roma Servizi per la Mobilità Srl. Tradotto: il Comune vuole far firmare ai tassisti una cambiale in bianco, per averli in pugno ora e nel futuro.
La rivolta dei tassisti esplode all'ennesima potenza: “L'assessore Calabrese da i numeri al lotto che confermano il clima di ricatto che questa amministrazione sta attuando nei confronti della nostra categoria – grida Loreno Bittarelli, Presidente della Cooperativa Radiotaxi 3570 di Roma e dell'Unione Radiotaxi d'Italia –. Inoltre continua ad esserci negato il confronto con la sindaca Raggi. Mai successa una cosa del genere. Alla faccia della democrazia”.