Roma

Guerra tra Oref e Campidoglio: De Vito fa da paciere e annuncia un incontro

Tavolo di confronto a porte chiuse giovedì 5 ottobre

Il M5S prova a cancellare dalla memoria dei revisori dei conti gli insulti rivolti nei giorni scorsi da tutta la giunta grillina all'Oref dopo la clamorosa bocciatura ricevuta per il bilancio consolidato. Bocciatura bollata da Virginia Raggi stessa come “un parere non richiesto” e che aveva spinto il nuovo assessore al Bilancio pentastellato Gianni Lemmetti a dire che l'Organo di Revisione stava “facendo politica”, prescindendo dal proprio ruolo.

 

Ora arriva il passo in avanti da parte del Movimento, grazie all'opera di mediazione del presidente dell'Assemblea Capitolina, Marcello De Vito. Il Comune di Roma ha annunciato che il tavolo di confronto si terrà a Palazzo Senatorio nel pomeriggio di giovedì 5 ottobre. Parteciperanno, tra gli altri, Lemmetti e tre rappresentanti dell’Organo di revisione economico finanziaria capitolino, ma l'invito è stato esteso anche alla Raggi.
Un vertice che vuole allentare la tensione dato che il Consiglio comunale ha approvato il bilancio consolidato proprio nel giorno della bocciatura siglata Oref, ignorando apertamente le valutazioni di “non veridicità” del quadro presentato dal M5S.
Non da ultimo, poi, era arrivato il consigliere capitolino Daniele Diaco a creare ancora più zizzania, arrivando agli attacchi personali: “La presidente dell'Oref Federica Tiezzi ha rilasciato delle interviste nelle quali si è lasciata sfuggire giudizi politici sulla gestione del bilancio di Roma Capitale: peccato che il Tuel preveda l'obbligo di riservatezza per i revisori. La stessa presidente Tiezzi è moglie di un ex esponente Udc a Rieti ed ex assessore all'Ambiente della Provincia di Rieti nella giunta di Fabio Melilli. Quest'ultimo è attualmente segretario del Pd Lazio e deputato, ed era stato indagato per aver chiesto a Odevaine (risulta da un'intercettazione dell'inchiesta su Mafia Capitale) di assumere la figlia in un fondazione per l'assistenza ai migranti. Sono circostanze che alimentano il sospetto di un approccio politico da parte dell’organo di revisione dei conti”, aveva scritto Diaco su Facebook sempre il 29 settembre scorso.