Roma

Guerra Ucraina: i medici romani sono pronti a partire volontari per il fronte

Il presidente dell'Ordine di Roma, Magi, propone l'Ente per il coordinamento dei medici volontari per l'Ucraina

L'Ordine dei medici di Roma è "pronto a farsi carico della raccolta e del coordinamento delle candidature dei medici del Lazio che sono disponibili a partire per l'Ucraina per offrire assistenza alla popolazione coinvolta nella guerra".

Lo annuncia all'Adnkronos Salute Antonio Magi, presidente dell'Ordine romano che si dice disponibile all'organizzazione dei camici bianchi decisi a dare una mano nell'emergenza umanitaria ucraina, anche rispetto alla recente circolare della Regione Lazio sul reclutamento del personale sanitario interessato a collaborare, attraverso le agenzie di coordinamento internazionale, all'assistenza nelle aree interessate al conflitto e nei Paesi limitrofi.

Il nodo del coordinamento dei volontari

"In questo momento però non c'è un coordinamento per questi colleghi, del servizio pubblico o liberi professionisti, interessati a dare una mano per l'Ucraina. La mia proposta è che l'Ordine possa assumersi questo compito", continua Maggi che rileva però un problema. "Purtroppo il nostro sistema sanitario pubblico già non ha medici a sufficienza. E a fronte di colleghi che potrebbero offrirsi per questo importante impegno di solidarietà in Ucraina, non possiamo negare che ci aspettiamo dei problemi di tenuta dei servizi, soprattutto a fronte di un nuovo rialzo dei contagi Covid a cui stiamo assistendo nelle ultime ore".

Per questo Maggi propone che, in questa emergenza, "si apra all'ingresso nel Ssn di medici con nuove assunzioni. Vista la situazione umanitaria credo ci debba essere la possibilità di aprire un po' 'i cordoni' del sistema sanitario, chiusi da tempo, all'ingresso di camici bianchi. Serve far entrare più persone possibili in modo che si possano compensare, oltre alle carenze attuali, anche le eventuali assenze di chi vuole partire per dare una mano in Ucraina".