Roma

Guerriglia a piazza del Popolo: bombe carta e fiamme. Cariche della polizia

La manifestazione di Forza Nuova ed estrema Destra finisce nuovamente con gli scontri: cassonetti a fuoco e petardi. La polizia risponde con gli idranti

Nuova guerriglia urbana in piazza del Popolo, la manifestazione di Forza Nuova insieme ad altri gruppi di estrema Destra per protestare contro il nuovo Dpcm Conte finisce con gli scontri: bombe carta, sirene, petardi, cassonetti a fuoco e la carica con gli idranti della Polizia.

La carica ha sorpreso il gruppo di manifestanti ai quali si sono confusi militanti di Forza Nuova incappucciati che discutevano se andare in piazzale Flaminio o se restare in piazza del Popolo. Dopo la carica con gli idranti e la devastazione in piazzale Flaminio e via Giambattista Vico, con cassonetti spaccati e in fiamme, il corteo ha lasciato piazza del Popolo per disperdersi ora verso il lungotevere.

Su lungotevere in Augusta e su ponte Regina Margherita sono continuati gli scontri con le forze dell'ordine con i manifestanti che hanno lanciato bottiglie di vetro e altre bombe carta. Sono stati incendiati anche diversi monopattini e biciclette.

Una decina di manifestanti sono stati fermati dagli agenti in via Cola di Rienzo, dove un gruppo di contestatori si era spostato da piazza del Popolo prima, e lungotevere poi.

In piazza erano presenti circa 200 tra esponenti di Forza Nuova, Lega, questi partiti in un corteo pacifico da piazza Cavour, e Casapound.

I manifestanti erano giunti appunto da piazza Cavour a piazza del Popolo al grido di "Libertà, libertà" e "Dimissioni", percorrendo in corteo le strade del centro con bandiere tricolori e uno striscione con scritto: "Cartellino rosso per Conte. Gli italiani non vogliono fallire".

La stazione Spagna della Metro A è stata chiusa su disposizione delle forze dell'ordine visti i disordini in corso in Centro.