Roma

Guerriglia anti-rom a Torre Maura: cassonetti bruciati. Dietrofront del Comune

Cassonetti rovesciati e rifiuti incendiati, ira dei residenti di Torre Maura per l'arrivo di alcune famiglie rom

Protesta anti-rom a Torre Maura, residenti furiosi per l'arrivo di alcune famiglie nomadi in un centro di accoglienza. Cassonetti rovesciati in strada e dati alle fiamme, scene da guerriglia urbana, il Campidoglio cede e fa un passo indietro.

 


Il malcontento è esploso nella periferia romana nella serata di martedì, con 300 persone scese in strada, tra cui anche esponenti di Casapound. I cassonetti dei rifiuti sono stati usati in alcuni casi come barricata, poi rovesciati o dati alle fiamme. Alcuni hanno poi bloccato la consegna dei pasti,  desitinati alle famiglie all'interno del centro, da parte di un addetto. I panini che dovevano esser consegnati sono caduti a terra e sono stati calpestati dai manifestanti, perché non potessero più essere mangiati dai nomadi.

La protesta è scattata con l'arrivo delle prime famiglie dal centro d'accoglienza di via Toraldo a Torre Angela nella struttura di via dei Codirossoni, vincitrice di un bando europeo. Ad accogliere i rom, scortati dalle forze dell'ordine, una folla di residenti inferociti. "Andate via" hanno urlato alcuni. "Basta con queste decisioni calate dall'alto" hanno protestato altri.
 

Rapido il dietrofront del Campidoglio, che già nella notte ha deciso di spostare quelle famiglie travolte dall'ira dei residenti: "In merito al trasferimento di circa 60 persone rom dalla struttura di via Toraldo a quella di via dei Codirossoni, l'Ufficio speciale Rom sinti e caminanti ha deciso di ricollocare le persone presenti nella struttura presso altri centri d'accoglienza per persone fragili su tutto il territorio romano - si legge in una nota - Le operazioni saranno curate dalla Sala operativa sociale a partire da stamattina e si concluderanno in sette giorni".