Roma

Guzzanti, Piotta e i mostri della techno. Villa Ada “salva” l'estate romana

Prosegue la programmazione di Villa Ada incontra il Mondo tra concerti e teatro

Sabina Guzzanti,  Brusco e Piotta, i mostri sacri della techno Moritz Von Oswald e Juan Atkins segnano il ritmo dell'estate di Villa Ada.

 

Non si ferma la programmazione della kermesse Villa Ada incontra il Mondo – Villaggi possibili, che prosegue anche questa settimana tra concerti e teatro animando con musica e live le sponde del laghetto, luogo ideale dove rigenerarsi dalla calura estiva con tanto divertimento di qualità.

La settimana comincia all’insegna del teatro, novità assoluta di questa ventiquattresima edizione del festival: lunedì 7 agosto calca le scene Sabina Guzzanti con la versione estiva del suo ultimo lavoro, COME NE VENIMMO FUORI, proiezioni dal futuro. Un monologo satirico esilarante nato da approfondite ricerche sul sistema economico post-capitalista o neoliberista su cui l’autrice sta lavorando già da qualche anno. Uno spettacolo essenziale e incisivo per la regia di Giorgio Gallone e con le musiche di Paolo Silvestri, dove una donna in un futuro immaginifico finalmente civile e armonico deve pronunciare il discorso celebrativo sulla fine del secolo più buio dell’umanità, dal 1990 al 2041.

Martedì 8 agosto sarà la volta di un attesissimo doppio concerto, quello dei romani Brusco e Piotta. Sono passati oltre vent’anni da quando i due condividevano i banchi di scuola del liceo Giulio Cesare e facevano i loro primi live proprio a villa Ada. Oggi, tornano insieme per presentare le loro ultime fatiche discografiche: Brusco con il nuovo album “Guacamole” e le sue sonorità molteplici che spaziano dal reggae alla dancehall, Piotta il suo ultimo Ep “8 ½”, uscito insieme al singolo e video “applausi al comandante”. In entrambi i set non set non mancheranno poi certo i grandi classici dei rispettivi repertori: da “Erba della giovinezza” o “Sotto i raggi del sole” di Brusco, che sarà accompagnato dai Roots in the Sky, a "La Grande Onda" o "Supercafone" di Piotta, che proporrà con la band anche altre tracce più riflessive e impegnate come "Barbara", finalista al premio Amnesty 2016 e la struggente “7 Vizi Capitale”. Gli ospiti e i musicisti sul palco saranno tanti, e il live sarà anticipato e se guito da dj set rap, rock e reggae.

Mercoledì 9 agosto i protagonisti saranno i due mostri sacri della techno Moritz Von Oswald e Juan Atkins. Dopo la collaborazione del 1992 di “3MB Feat Juan Atkins”, dove insieme a Thomas Fehlmann hanno sfornato uno dei dischi più risonanti dell’asse Detroit-Berlino, i due artisti tornano insieme nel progetto “Borderland”, ispirato a Uckermark, regione di confine della Germania settentrionale. “Borderland” è un incontro fluido e potente tra le loro diverse anime ed eredità musicali che sboccia in una techno capace sempre di rinnovarsi e crescere.

L’11 agosto toccherà invece a The Scoop Jazz Band, gruppo di giornalisti e musicisti nato nel 2010 e unito dalla passione del jazz, della bossa e del blues, che propone un repertorio misto di successi del repertorio standard jazz e classici blues e swing reinterpretati in maniera del tutto originale. A seguire, dj del principe newyorkese della musica house Tony Humphries. Da Manhattan, Humphries ha conquistato la scena mondiale esportando il cosiddetto “Garage Sound di New York” anche in Europa e realizzando a oggi più di 200 remix per artisti molto importanti.

L’energia della musica più variegata e di qualità; i live e dj set gratuiti di D’ADA Park, l’area ad accesso libero. Una proposta culinaria d’eccellenza garantita dalla Trattoria Temporanea di Adriano Baldassarre, mente e cuore del rinomato ristorante, dai fritti di Pastella e dalla pizza di Stegano Callegari – il mitico inventore del Trapizzino, dal bio equosolidale di Cu.cu cucina e cultura e dai vini de il Sorì. Infine non può mancare il dolce: la raffinata e golosa pasticceria di Andrea De Bellis. E ancora il teatro, i dibattiti e le degustazioni, le installazioni, in una suggestiva cornice verde nel cuore di Roma.
Un programma variegato e multidisciplinare, dunque, che vuole mettere al centro la parola cultura, accessibile a tutti e con una convinta adesione alle logiche del no profit, spinta propulsiva di questa edizione guidata dalla direzione artistica dell’Arci di Roma.