Roma

"Hai del fumo?" Diciannovenne a processo per spaccio al liceo Virgilio

Il processo rinviato al prossimo 13 aprile

Per alcuni giorni non potrà più andare a scuola. Luca Giordano, il 19enne studente del Virgilio, storico liceo romano in via Giulia, arrestato ieri dai carabinieri perche' sorpreso mentre cedeva a un minorenne, nel cortile dell'istituto, un piccolo quantitativo di hashish, deve stare agli arresti domiciliari. Lo hanno deciso i giudici della seconda sezione penale del tribunale di Roma che, nel processo per direttissima, hanno convalidato l'arresto e disposto la misura cautelare richiesta dal pm Tiziana Cugini. Il dibattimento è stato aggiornato al 13 aprile prossimo.

L'imputato, difeso dall'avvocato Alessandra Cacchiarelli che ha chiesto i termini a difesa, aveva gia' un precedente per droga del 2013 (quando venne trovato in possesso di 500 grammi di 'fumo') costatogli un provvedimento di messa alla prova da parte del tribunale dei minorenni. Ma era uscito indenne assieme ad altri studenti da un'inchiesta che riguardava sempre un'attivita' di spaccio in quella scuola. Giordano, che stavolta risponde del reato di cessione di droga con l'aggravante di averla venduta a un minorenne, ha ammesso le proprie responsabilità ma anche precisato di essersi presentato ieri a scuola intorno alle 10 non perche' aveva un appuntamento con l'acquirente dello stupefacente ma perche' avrebbe dovuto incontrare, nella veste di rappresentante di istituto, il dirigente scolastico. Incontro saltato per motivi non chiari e Giordano e' stato poi casualmente avvicinato da uno studente di classe inferiore che gli ha chiesto se aveva dell'hashish. L'avvocato Cacchiarelli, che nei prossimi giorni sceglierà con quale rito affrontare il processo, ha preannunciato al tribunale un'istanza che autorizzi Giordano a frequentare la scuola.

il processo è stato rinviato al prossimo 13 aprile. Fuori dall'aula dove si è tenuta la convalida dell'arresto, una ventina di amici dello studente finito a processo hanno mostrato la loro solidarietà nei confronti del compagno, attendendo silenziosamente la decisione del tribunale.