Roma
Hashish e "marja" nello stabile abbandonato. Ex Mira Lanza base dello spaccio
Il saponificio sgomberato era diventato il fortino di pusher del Nord Africa
Spaccio di hashish e marijauna nell'ex "Mira Lanza". Lo stabile abbandonato diventa fortino della droga: smantellata attività di pusher nord africani.
Il palazzo, saponificio di fine ‘800 sito tra Lungotevere Gassman e Via Amedeo Avogadro di Roma, era stato più volte sgomberato, ma veniva usato dagli spacciatori come base operativa e dormitorio. Le indagini, condotte con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e appostamenti, hanno consentito di arrestare 7 soggetti in flagranza di reato, di denunciarne a piede libero altri 4 e contestare 13 illeciti amministrativi per uso personale.
Gli indagati, organizzati attraverso una precisa divisione di compiti e ruoli, sintomo della familiarità con l'attività di spaccio, sono risultati essere il punto di riferimento di una fitta clientela di consumatori di hashish e marijuana, a testimonianza del forte e datato radicamento nel quartiere Marconi.
Le risultanze investigative hanno fatto emergere un’immissione illecita nel mercato clandestino di ingenti quantitativi di stupefacenti, quantificati tra i 200 e i 300 g. per giornata, con ricavi stimati tra i 500 e i 700 euro al giorno. Ogni giorno, almeno 20 persone richiedevano agli indagati la disponibilità di sostanza stupefacente attraverso comunicazioni telefoniche, dalle quali emergevano in maniera puntuale quantitativi richiesti e prezzi pattuiti, sintomatici della frequenza degli scambi.Numerosi appuntamenti finalizzati alla cessione della sostanza stupefacente venivano concordati proprio all’interno dello stabile della “Ex Mira Lanza”, vero e proprio “fortino” dell’attività illecita, ove alcuni degli indagati hanno anche dimorato per lunghi periodi in maniera abusiva, incuranti dei ripetuti sgomberi a loro carico e contestuali deferimenti in stato di libertà per il reato di invasione di edifici.
Espletate le formalità di rito, 2 degli indagati sono stati portati a Regina Coeli, un indagato è stato posto agli arresti domiciliari e altri 3 sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G.Dovranno rispondere tutti di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.