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"Ho sposato una vegana"... Ora mamma. "La mia gravidanza”, Claudia Zanella racconta

Vegani contro carnivori, dieta naturale contro dieta mediterranea. Due mondi antagonisti che da qualche tempo si fronteggiano con violenza verbale, provocazioni e la legge inflessibile del marketing di prodotto. Si affaritaliani.it debutta "Mondo Vegan" una rubrica condotta da Daniela Martani, volto noto della tv ma anche in prima linea per combattere la battaglia tra la "nuova civiltà" e la vecchia, con lo sguardo sempre posato sulla "violenza degli allevamenti intensivi" e sull'aspetto della salute. La prima puntata di "mondo Vegan" è dedicata a Claudia Zanella.

di Daniela Martani


Claudia Zanella bellissima ex modella, attrice, scrittrice, moglie del regista Fausto Brizzi e musa ispiratrice del fortunato libro “Ho sposato una vegana” che diventerà un film. Vegana, laureata in naturopatia scientifica è diventata mamma da meno di due mesi della sua prima figlia e a dispetto delle convinzioni di alcuni medici e pediatri che affermano che la dieta vegan non sia salutare per mamma e neonati, Claudia Zanella ha affrontato la gravidanza in totale serenità e la bambina è nata sanissima.

Claudia, da quanto tempo sei vegan e come hai deciso di intraprendere questa strada?
"Dieci anni fa sono  entrata in un ristorante macrobiotico vegano senza sapere che fosse macrobiotico vegano. Ho iniziato a parlare con la proprietaria la quale mi ha spiegato i motivi che l’avevano portata a fare questa scelta e mi sono incuriosita. Così ho incominciato a studiare e 10 anni fa ho cambiato alimentazione.  Prima sono diventata vegetariana,  poi macrobiotica poi vegana poi tornata macrobiotica. Non ho sempre seguito un modello di alimentazione vegano, ma ho alternato tra vegano, macrobiotico e vegetariano, questo perché essendo anche naturopata sperimento su me stessa gli alimenti  e mi regolo in base a come reagisce il mio corpo. i motivo che mi ha spinto a prendere questa decisione sono stati inizialmente salutistici poi ho abbracciato l’aspetto etico del rispetto per gli animali e dell’ambiente".

Quando hai scoperto di essere incinta ti sei posta il problema di come affrontare la tua gravidanza mantenendo un’alimentazione priva di carne e latticini?
"Sì certo. ho tenuto quasi sempre un’alimentazione vegana integrando solamente con uova di galline libere e felici di amici  e molluschi che non hanno un sistema nervoso centrale ma periferico, quindi molto simili alle piante".

Come ti sei alimentata durante la gravidanza?
"Legumi cereali integrali, frutta fresca verdure, semi, olii spremuti a freddo di lino di girasole, insomma una dieta con tutti i nutrienti perfettamente  bilanciati".

Ti sei confrontata con altre donne in attesa che invece seguivano una dieta onnivora?
"Mi sono iscritta ad un  corso preparto e le analisi del sangue delle donne che lo facevano con me erano quasi tutte sballate. Purtroppo ancora adesso i ginecologi consigliano di mangiare la carne rossa per il ferro quando ormai è risaputo che il ferro della carne rossa non è quello che ci fa bene perché è ferro eme mentre il migliore è quello non eme che si trova nei legumi da associare alla vitamina c".

Hai avuto problemi durante la gravidanza?
"Assolutamente ho solo avuto 4 mesi di nausee fortissime ma non centrano nulla con l’alimentazione. In realtà la nausea è causata dallo sviluppo dell’embrione che attaccandosi e crescendo a molte donne può dare nausea. Anzi dicono che più nausee si hanno più l’embrione sta bene perché vuol dire che si è attaccato veramente bene".
Come ha preso tuo marito Fausto Brizzi la tua decisone di affrontare la gravidanza vegan? Era in disaccordo?
"No si è fidato molto di me,  anche perché  io sono naturopata studio alimentazione  da 10 anni e questo lo tranquillizza molto, sa benissimo che sono in grado di bilanciare bene tutti i nutrienti".

Ti sei affidata un pediatra vegano o hai fatto tutto da sola?
"Mi sono affidata ad una nutrizionista vegana perchè avevo bisogno di avere in supporto da una persona che la pensasse come me e  mi rassicurasse in merito alle scelte alimentari  fatte per proseguire in sicurezza tutta la gravidanza. Per me è stato molto importante".

Hai avuto un parto naturale?
"Purtroppo no ho fatto di tutto per farlo naturale, solo che mi si sono rotte le acque e quando avviene questo entro 48 ore il bambino deve essere tirato fuori. Io ostinatissima mi sono fatta un giorno di contrazioni e 15 ore di travaglio fortissimo proprio quello da parto, solo che scaduto il tempo hanno dovuto procedere col cesareo. Vorrei dire però che dopo un parto cesareo è importantissimo chiedere il skin to skin, cioè avere il bambino subito a contatto con la propria pelle perchè la tendenza è darlo alla madre dopo molte ore dopo averlo lavato, vestito fatto vedere ai parenti e questo è sbagliatissimo. Io ho chiesto di avere subito la bambina sul mio grembo  nonostante fosse sporca e li ho percepito quanto la natura fosse meravigliosa: mia figlia si è subito attaccata al seno per bere il latte cosa che non succede quasi mai dopo i parti cesarei".

Cosa consigli alle donne che vogliono affrontare una gravidanza scegliendo di non alimentarsi di prodotti animali?
"Di affidarsi a  pediatri e nutrizionisti vegan che potranno consigliare l’abbinamento degli alimenti gusti per le proprie esigenze come fanno o dovrebbero fare anche le mamme onnivore. Per il resto non farsi condizionare dalla paura: mia figlia sta benissimo ed io sono in perfetta salute".

 

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