Hotel e ristoranti, Trip Advisor lancia l'allarme sulle recensioni fasulle
Il Ceo del portale Trip Advisor scrive ai titolari delle strutture di accoglienza italiane: “Recensioni truffa, dateci una mano anche voi”
Hotel e ristoranti, è Trip Advisor direttamente a denunciare la truffa delle recensioni on line. Dopo i like a pagamento su Facebook e i lettori finti, nel mercato nero dell'on line si apre la stagione delle recensioni a pagamento.
A scoprire, denunciare e a far condannare un'azienda che vendeva recensioni tarocche è stata la stessa società di Needam del Massachussets che, attraverso una lettera del CEO Steve Kaufer, recapitata a tutti i ristoranti e agli hotel associati al portale monstre che decide i destini delle strutture di accoglienza, con la quale ha messo in guardia i proprietari sulle truffe on line e chiede addirittura aiuto per smascherare i criminali digitali.
La lettera di Kaufer
“Caro proprietario – scrive Kaufer – le scrivo per aggiornarla su un importante sviluppo della nostra continua battaglia contro le truffe relative alle recensioni e per farle sapere come ci può aiutare...”. E così racconta la storia di una società pugliese, la PromoSalento, che ha costruito alla tastiera oltre mille “tentativi” di invio di recensioni per centinaia di strutture. La Promo Salento è stata condannata al pagamento di 8 mila euro di risarcimento danni e il legale rappresentante condannato a 9 mesi di carcere. Per le strutture di ospitalità che hanno beneficiato delle recensioni fasulle è scattata la declassazione e un bollino rosso.
Secondo Trip Advisor sono oltre 60 le società che in diversi Paesi del mondo, tra cui l'Italia, vendono a hotel e ristoranti recensioni a pagamento.
Recensioni negative, il ricatto dei clienti
Ma la lettera di mr. Kaufer apre uno scenario inquietante. Non solo recensioni fasulle. Il mondo di Trip Advisor è pieno anche di clienti specializzati nel ricattare le strutture con le “recensioni negative”. Racconta un ristoratore romano, uno di quelli che ogni giorno controlla il posizionamento tra gli oltre 10 mila che a Roma si contendono la classifica dei più “recensiti”. “Trip Advisor, attraverso portali di prenotazione come The Fork ci propone sconti fortissimi sui prezzi di listino per un certo numero di coperti prenotabili on line. E lì scatta la sindrome: chi non aderisce all'agevolazione vede la propria struttura precipitare nella classifica; chi in vece applica lo sconto spesso lavora in remissione, pur di avere gente nel locale in ogni caso dagli sconti chi ci guadagna è solo il portale che trattiene una quota per ogni cliente. Ed è proprio sotto promozione che arriva gli specialisti del pranzo o della cena a scrocco. Prenotano dall'auto pochi minuti prima di entrare nel locale, soprattutto se è pieno e approfittano dell'impossibilitò di gestire la sala piena e la prenotazione che arriva on line mentre il personale è alle prese con i clienti”.
La coppia di esperti in recensioni
Racconta il ristoratore: “Era un sabato sera e il locale era pieno e non avevamo avuto il tempo di chiudere le prenotazioni on line, quando la copia è entrata e ha esibito la prenotazione fatta 5 minuti prima.On line o no li abbiamo fatti accomodare, spiegano che ci sarebbero stati tempi lunghi di attesa per via del pienone. Siamo riusciti a dargli un antipasto e un primo in tempi da record, ma durante l'attesa del secondo la coppia ha iniziato a lamentarsi ad alta voce e a minacciare una recensione negativa. Pur di riportare la tranquillità in sala abbiamo offerto loro la cena e sono andati via. Sembravano due attori, due specialisti della cena a scrocco. Due fuoriclasse che erano perfettamente a loro agio con l'orrendo ricatto di Trip Advisor”.