Roma
I fondi del Pnrr salvano il Bilancio di Roma. Opposizioni all'attacco
La Giunta Comunale ha presentato in Assemblea Capitolina la proposta di Bilancio. Gualtieri: “Inclusività, innovazione e ambiente”
Il sindaco Gualtieri ha presentato in Assemblea Capitolina la proposta di Bilancio previsionale 2023-2025. Di fatto un bilancio che si salva grazie ai fondi del Pnrr e quelli per il Giubileo. Se da una parte il sindaco parla con toni enfatici di un bilancio che garantisce servizi e assunzioni, le opposizioni si sono dette molto critiche.
“Sono soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto - ha detto il sindaco presentando la proposta all'Assemblea - e grazie al quale presentiamo un bilancio complessivo da 13 miliardi e 779 milioni, per un valore effettivo di 7,728 miliardi. Gli assi del bilancio sono tre - ha spiegato il sindaco - e sono coerenti col nostro programma di trasformazione della città: innovazione, sostenibilità ambientale e inclusione sociale e riduzione delle distanze e delle diseguaglianze".
“Il bilancio non tocca i servizi”
“Un bilancio che non tocca i servizi - ha illustrato il sindaco - ai cittadini e ci consente di mettere in campo nuove politiche, penso all'assunzione di insegnanti nella scuola o a quella programmata di 800 agenti di polizia locale che operano in una situazione di profondo squilibrio del personale''.
Le critiche delle opposizioni
“Un bilancio deludente - ha detto la capogruppo dei 5 Stelle Linda Meleo - siamo consapevoli dei problemi esogeni, carovita, inflazione, costo dell'energia, ma non possiamo transigere sull'insufficienza di servizi al cittadino. Manca una visione del futuro. Un documento confuso che affossa la città. La città si merita di meglio”.
“Un bilancio inaccettabile che farà sprofondare la città ancor più di quanto già non sia a terra - dice invece ancora più critica la consigliera di Fratelli d'Italia Francesca Barbato – al netto dei fondi del Pnrr e del Giubileo che l'amministrazione dovrà saper gestire adeguatamente, ci viene presentato un miliardo di tagli ai servizi. In questo modo verranno meno i servizi per i più fragili. Se fossi stata nei panni dell'assessora Funari avrei fatto di tutto per preservare i servizi e, se non fossi riuscita, mi sarei dimessa”.