I Gesuiti aprono la cripta segreta al teatro. Giovanna D'Arco festeggia il compleanno
Ci sono tutti gli ingredienti della narrazione medioevale: le visioni, la spada, la fede e il fuoco. La storia di una fanciulla con un destino da Santa guerriera che conclude la sua vita con il sacrificio estremo. Un racconto interamente al femminile, dove riemergono le ombre del passato in una pozione alchemica fatta di divino e di profano. La madre di tutte le storie che racchiude la sua enorme potenza evocativa in un solo nome: Giovanna.
Il volto della pulcelle d’Orleans è oggi quello di una bravissima Miriam Spera che, con la regia di Rosario Tronnolone, interpreta la protagonista del capolavoro della grande scrittrice torinese recentemente scomparsa Maria Luisa Spaziani, “Giovanna d’Arco – Racconto popolare in sei canti e ottavi e un epilogo” in endecasillabi non rimati.
La vicenda di Giovanna d’Arco è universalmente nota: su ispirazione dell’Arcangelo Michele, un’umile, giovane pastorella di un villaggio della Lorena si reca dal Delfino di Francia, ovvero l’erede al trono, chiedendogli di essere messa a capo delle truppe. In poco tempo sconfigge gli Inglesi usurpatori, fa incoronare Carlo, riprende la lotta, viene fatta prigioniera, processata, condannata e bruciata sul rogo. A partire dagli anni ’20 del secolo scorso, però, nonostante incoerenze cronologiche, si fa strada la tesi dissidente: ella non sarebbe stata una pastorella, bensì la figlia illegittima della regina di Francia Isabeau di Baviera. Candidata perfetta al ruolo della Pulzella, avrebbe salvato la Francia, sarebbe scampata al rogo, avrebbe sposato uno dei suoi luogotenenti e avrebbe vissuto nel castello di Jaulny. Una simile ipotesi, per quanto fantasiosa, incantò la mente fervida della poetessa Spaziani, che volle raccontare con i colori della leggenda, il mondo rurale, magico, militare, diplomatico, appassionato e ardentemente religioso della sua eroina, esplorando zone non note o addirittura respinte dalla storiografia ufficiale.
“Il testo si presta magnificamente ad una messa in “voce” e ancora di più in una cornice ricca di storia, di sacralità e di mistero come quella della cripta della chiesa del Gesù – spiega Miriam Spera protagonista dello spettacolo – ho amato fin da subito versi della Spaziani, il caldo racconto della ragazzina che diventò condottiera ci ricorda, proprio come Maria Luisa ha scritto, che «forse un angelo parla a tutti, eppure in quel supremo istante pochi ascoltano». È una lettura dove la fantasia contamina la storia rendendo contemporaneo il personaggio di Giovanna d’Arco con i suoi dubbi e le sue forti convinzioni. Un riverberarsi di emozioni che sciolgono la forza della narrativa storica e la potenza della rappresentazione architettonica in uno spettacolo teatrale completo.”
GIOVANNA D'ARCO di Maria Luisa Spaziani
con MIRIAM SPERA regia di ROSARIO TRONNOLONE
Cripta della Chiesa del Gesù, Piazza del Gesù – 6 gennaio 2016 ore 20.00
informazioni e prenotazioni:
+ 39 333 9284851
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