Roma
I monarchici contro lo Ius Scholae. “Si confonde accoglienza con cittadinanza”
"La cittadinanza comporta diritti e doveri, come quello della difesa della Patria, da sempre qualificato sacro"
I monarchici contro lo Ius Scholae e il meccanismo che garantirebbe automaticamente la cittadinanza a chi completo un ciclo di studi di 5 anni. "Questa iniziativa confonde il diritto all’accoglienza con il diritto di cittadinanza".
L'Unione Monarchica Italiano, si legge in una nota, ricorda che "l’accoglienza nei confronti di coloro che fuggono da guerre o da calamità naturali sia espressione di una cultura radicata nella civilissima comunità italiana. Ed è giusto che a coloro che vengono accolti nel nostro Paese siano riconosciuti i diritti alla salute, all’istruzione e all’esercizio delle attività sportive". Ma un altro conto è però la cittadinanza che "comporta diritti e doveri, come quello della difesa della Patria, da sempre qualificato sacro. E, tra i diritti, quello del voto con cui il popolo partecipa all’esercizio della sovranità nazionale".
I monarchici italiani, rimarcano poi il loro essere favorevoli "all’accoglienza assistita dai più ampi diritti e compatibile con le possibilità consentite dalle condizioni economiche del nostro Paese, ritengono che la cittadinanza italiana debba essere riservata esclusivamente a coloro che abbiano dato dimostrazione di condividere i valori di libertà, civile e spirituale, che contraddistinguono la nostra civiltà".