Roma
I Monarchici: “Non vogliamo Di Maio, parliamo di politica non di congiuntivi”
Il presidente dei Monarchici Alessandro Sacchi: “Di Maio al nostro congresso non lo invitiamo neanche, mica discutiamo di congiuntivi”
di Fabio Carosi
Avanti Savoia: tre giorni dedicati alla Monarchia, alla Costituzione della Repubblica Italiana, all'eredità dello Statuto Albertino e una frecciata al Movimento cinque Stelle: “Al XIII congresso dell'Unione Monarchica Italiana non li invitiamo neanche, che ci raccontano? Il congiuntivo”?
Mai domi per passione, i monarchici dell'Unione Italiana si danno appuntamento al Massimo d'Azeglio di Roma di via Cavour per rinnovare sì le cariche e scegliere probabilmente il presidente Alessandro Sacchi come sostituto di se stesso, ma anche per entrare con decisione nel dibattito politico con la strana alleanza tra Pd e M5S, frutto di un'interpretazione della Costituzione Repubblicana che evitato il ricorso alle elezioni anticipate dopo la crisi di agosto.
Il presidente Sacchi non è nuovo alle critiche al Movimento e al capo politico Luigi di Maio e del quale dice: “Se lui è diventato ministro, allora in Italia può anche tornare il Re”. Ma al congresso non si tornerà al 2 giugno del 1946, quando l'Italia fu chiamata a scegliere tra Repubblica e Monarchia, ma della voglia di cambiamento che pervade i 70 mila che occhieggiano alla Corona e a quel 15% di italiani che, secondo un recente sondaggio sorridono alla Monarchia: “Dire che la Monarchia è un retaggio del passato – tuona Sacchi – o è una stupidaggine oppure si vuol falsare la storia”. E nel cassetto tiene pronto un documento scientifico col quale è stato calcolato il valore in Pil della Regina Elisabetta II e l'effetto che potrebbe avere un possibile ritorno del Re nel nostro Paese: una sorta di capriola conclusiva in uno scenario politico repubblicano che ha sdoganato qualsiasi alleanza.
Il claim del congresso che aprirà i lavori tecnici nel pomeriggio di venerdì 23 e che continuerà sin a domenica, è chiaro: “Quando il sogno è reale”. E' il sogno dei liberali italiani ufficialmente spariti e che hanno ripiegato nel passato. Ma come insegna la politica italiana, tutto è possibile e a volte possono anche tornare. Forse, come forse al XIII congresso sarà presente un rappresentante della Royal Family italiana.