Roma

Il caso della 25enne morta in attesa del 118: l'Assessorato Sanità si difende

La testimonianza del fidanzato della ragazza non coincide con quanto dichiarato dall'Assessorato alla Sanità

Secondo la testimonianza di un ragazzo irlandese la sua fidanzata, 25enne tedesca dopo un malore è morta a causa dei ritardi degli operatori del 118, in difficoltà per la poca pratica con la lingua inglese. 

Secondo il fidanzato della giovane, dopo più di 40 minuti dalla telefonata iniziale - causata dalla barriera linguistica - il 118 ha cercato di intercettare i due tramite gps, l’ambulanza è arrivata ma non ha trovato subito la giovane coppia. Il ragazzo irlandese ha quindi di mettersi alla guida del suo furgone suonando il clacson e sperando così di farsi individuare dagli operatori e finalmente li ha trovati, mentre battevano il lungo mare alla ricerca dei due. Da lì, la corsa – nonostante, a detta di Michael sia stato perso un altro buon quarto d’ora prima di ripartire – all’ospedale. Janna è riuscita a pronunciare le parole “I love you”, ed è morta.

Il lungo interrogatorio a cui Michael è stato sottoposto per capire le cause del decesso, sembra sia stato possibile solo grazie a Google translate.

Tutta via l'Assessorato alla Sanità, ha rilasciato un commento che confuta la teoria del ragazzo: "Si desidera precisare che la telefonata di emergenza del giorno 20.01.2022 delle ore 15.39 è stata subito gestita correttamente in lingua inglese ed è stato geolocalizzato l’intervento con le coordinate di latitudine e longitudine. La telefonata è durata circa due minuti ed il contenuto audio, concesso dalla Centrale operativa del numero unico dell’emergenza, viene per trasparenza integralmente allegato. È stato disposto dalla Direzione regionale Salute un audit clinico su tutta la gestione del soccorso, che ha sempre avuto un supporto ininterrottamente in lingua inglese e, non appena concluso, l’audit, verrà reso noto. Attualmente il servizio del numero unico di emergenza dispone di traduzione in 16 lingue, compreso l’ucraino. Ai familiari della giovane purtroppo deceduta vanno le nostre profonde condoglianze”.

La tragedia avvenuta lo scorso gennaio ha ancora delle ripercussioni sulla famiglia di Joanna, che sembra si stia scontrando anche con la burocrazia: il corpo della giovane donna, nonostante siano passati quasi 80 giorni dal suo decesso non sarebbe ancora uscito dall'obitorio, in quanto i medici legali non hanno ad oggi consegnato l'autopsia all'avvocato della famiglia di lei. Le cause della morte, quindi sono ancora ignote e il corpo non è stato resistituito ai parenti della ragazza.