Roma

"Il Campidoglio non funziona, va chiuso". L'ex vicesindaco Causi riscrive la legge

Uno stage di pochi mesi sulla scottante poltrona di vicesindaco di Roma Capitale è servito al deputato democratico Marco Causi per maturare una convinzione che il Comune non funziona per cause strutturali e non ci sia altra soluzione che chiuderlo, grazie ad una legge che riscriva la geografia amministrativa della Regione. "Mi appresto a redigere e a presentare un progetto di legge in cui propongo che si faccia su Roma quello che Margaret Thatcher fece, negli anni '70, su Londra: chiudere il Comune. E cioè assegnare i poteri di area vasta alla città metropolitana."
Una presa di posizione fortissima che potrebbe cambiare radicalmente la storia della Città Eterna ed espressa in diretta televisiva dall'ex vicesindaco di Roma. "In sostanza io dico: fondere il Campidoglio con la città metropolitana e poi assegnare i servizi di prossimità ai Municipi".

"Oggi il Campidoglio non funziona, non funziona strutturalmente - argomenta Causi - Non ci eravamo resi conto del degrado politico-amministrativo che avremmo ritrovato dentro il Campidoglio, dopo i cinque della giunta precedente. Un degrado clamoroso. Tant'è vero che un anno e mezzo dopo è scoppiata Mafia Capitale, che non coinvolge solo il Comune. Scopriamo, e non lo avevamo capito, che parte del nostro mondo, del mondo di centrosinistra, del mondo del Pd era stato corroso. Questa impreparazione l'abbiamo scontata perchè Mafia Capitale ci coglie di sorpresa. La reazione però c'è, io non sono d'accordo con Raffaele Cantone. Roma ce li ha gli anticorpi".